Rubriche

Terrorismo: ministri Ue, necessario emendare Schengen

Serve proposta mirata per rafforzare frontiere esterne

Redazione Ansa

BRUXELLES - Una proposta mirata per emendare il Codice sulle Frontiere Schengen è un passo necessario per rafforzare le frontiere esterne, rendendo possibili controlli sistematici" rispetto a "database che contengono indicatori di rischio" sul terrorismo: è la richiesta dei ministri dell'Interno Ue riuniti a Riga. I ministri degli Affari interni Ue chiedono una "proposta mirata per emendare il Codice sulle Frontiere Schengen" in una dichiarazione congiunta, "al di là degli attuali sforzi per fare pieno uso del vigente contesto legale di Schengen".

Proprio oggi il commissario europeo Dimitris Avramopoulos ha presentato a Riga la decisione della Commissione (che in questo caso ha pieno potere di attuazione), "nuove misure" e "aggiornamenti tecnici" al Sistema informativo Schengen (SIS), che permettono uno scambio di informazioni più "rapido e puntuale" sulle persone sospettate di terrorismo, "ma in un contesto legale Schengen immutato".

Dopo gli attacchi terroristici di Parigi, la presidenza di turno lituana ha deciso di dedicare l'intera sessione di discussione dei ministri dell'Interno alla lotta dell'Unione contro il terrorismo, e di aggiungere una parte informativa per i guardasigilli, sugli aspetti giudiziari.

Tra i vari punti della dichiarazione congiunta, si conferma "la determinazione a creare, senza ulteriori ritardi, un efficace" contesto normativo per la registrazione dei nomi dei passeggeri sui voli (Passenger name record), in linea con l'approccio generale del Consiglio e al tempo stesso "assicurando forti salvaguardie sulla protezione dei dati personali". Per questo deve essere "riavviato un dialogo costruttivo col Parlamento europeo per un'adozione della direttiva europea sul Pnr al più presto".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it