(ANSA) - BRUXELLES, 28 GEN - Sull'onda dell'Expo 2015, è
l'Emilia Romagna la regione italiana che punta a diventare un
hub di ricerca e innovazione a livello mondiale sul cibo.
L'evento chiave per centrare l'obiettivo sarà il World Food
research and innovation Forum (WFF), che si terrà per la prima
volta il 22 e 23 settembre all'Expo 2015 di Milano, durante la
settimana della Regione Emilia Romagna. Tappa chiave in questo
percorso, la presentazione all'Europarlamento di Bruxelles.
"L'Emilia Romagna - ha spiegato l'assessore all'agricoltura
della Regione, Simona Caselli - ha tutte le carte in regola: una
grande biodiversità da difendere, innovazione in agricoltura e
l'aver fatto del cibo un elemento non solo economico, ma
culturale, oltre che una base del turismo". Inoltre "vogliamo
pensare all'equità e alla sostenibilità, a come vogliamo nutrire
questo Pianeta" ha aggiunto Caselli. "Quello della ricerca su
cibo e l'agricoltura è uno dei grandi volani dello sviluppo dei
prossimi anni" ha detto Patrizio Bianchi, assessore alla Scuola
e all'Università, che ha sottolineato come l'Emilia Romagna
ospiti "un patrimonio di università antiche e una rete di
ricerca e imprese". Secondo i dati forniti da Paolo Bonaretti,
direttore generale di Aster, "il 7% della popolazione nella
regione è attiva nell'agroalimentare, e la distribuzione è
orientata alla salute e alla qualità del prodotto". Lo stesso
territorio inoltre "ospita l'Autorità europea per la sicurezza
alimentare (Efsa)" ha ricordato Bonaretti.
Il World Food research and innovation Forum (WFF) "è
un'opportunità che lanciamo qui da Bruxelles perché vogliamo
continuare il grande dibattito che sarà l'Expo 2015 a Milano
anche nei mesi e negli anni a venire" sottolinea Paolo De Castro
(Pd), coordinatore del gruppo dei socialisti europei in
Commissione Agricoltura dell'Europarlamento. "Il WFF - aggiunge
De Castro - è una piattaforma su ricerca e innovazione che la
Regione Emilia Romagna vuole organizzare ogni due anni per
chiamare esperti non solo europei, ma anche da tutto il mondo,
per riflettere sulle grandi sfide dell'umanità". Il nodo chiave
da affrontare secondo De Castro "è quello dell'Asia, che
esercita una domanda fortissima in virtù dei cambiamenti delle
abitudini alimentari" e il punto adesso è "come riuscire a
rispondere ad una domanda di cibo che cresce ad una velocità
superiore rispetto all'offerta". "Le risorse sono scarse -
ricorda l'eurodeputato del Pd - e non abbiamo bisogno solo di
produrre di più, ma anche di conservare queste risorse, perché
mantengano la fertilità e la produttività nel tempo". Per
questo, conclude De Castro "è assolutamente necessario che a
partire dall'Europa si investa di più in ricerca e innovazione,
il tema del futuro". (ANSA)
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Expo: Emilia Romagna lancia maxi-Forum ricerca sul cibo
Caselli, Regione ha carte in regola come hub internazionale