(ANSA) - BRUXELLES, 16 DIC - Non si sblocca la tensione tra
Unione europea e Svizzera sorta dopo il risultato del referendum
elvetico che impone quote all'immigrazione. Il Consiglio affari
generali oggi nelle sue conclusione "ha confermato che è
irricevibile" la proposta della Confederazione di "rinegoziare
l'accordo sulla libera circolazione delle persone".
I 28 poi sottolineano che "la prevista messa in atto del
risultato del voto rischia di minare il cuore stesso delle
relazioni tra Svizzera e Ue", di far decadere gli accordi
bilaterali e "getta un dubbio sull'associazione della Svizzera"
agli accordi di Schengen e Dublino, nonché alla partecipazione
della Svizzera ad una serie di programmi tra cui quelli per la
ricerca ed Erasmus.
Nelle conclusioni del Consiglio è scritto inoltre che "alcun
nuovo accordo per la partecipazione della Svizzera al mercato
unioc" potrà essere fatto se non sarà finalizzato il cosiddetto
"accordo quadro interistituzionale". E viene precisato che se
sarà violato il principio della libertà di circolazione delle
persone il Consiglio "si riserva il diritto di mettere fine ai
negoziati" sull'accordo quadro stesso.
Nota leggermente positiva, i 28 si "felicitano" per la
decisione annunciata dalla Svizzera di adottare le norme
mondiali sullo scambio automatico di informazioni finanziari, ma
invita la Confederazione a metterla in atto, cosa che non è
ancora avvenuta nonostante fosse prevista la chiusura della
questione entro il 2014. (ANSA).
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Svizzera: 28 insistono,su libertà circolazione non si tratta
A rischio partecipazione a Schengen e a mercato unico