(ANSA) - BRUXELLES, 18 NOV - La procedura d'infrazione aperta
nei confronti dell'Italia sul mancato rispetto della direttiva
per il pagamento dei debiti della Pa "è servita ad affrontare
finalmente i veri problemi alla base dei ritardi" e ora "bene ha
fatto la Commissione Ue" a imporre il monitoraggio chiedendo un
rapporto "ogni due mesi" a Roma. Così il vice presidente del
Parlamento europeo ed ex commissario all'industria responsabile
dell'apertura della procedura d'infrazione Antonio Tajani, in
occasione dell'evento conclusivo della campagna della
Commissione Ue anti-ritardi dei pagamenti lanciata due anni fa.
L'Italia, ha sottolineato Tajani, "purtroppo rimane il
fanalino di coda, anche se la direttiva europea ha leggermente
migliorato la situazione" però "siamo ancora in media attorno ai
100-120 giorni a fronte dei 30-60 giorni" previsti dalle norme
europee. "Bisogna fare quindi sforzi ulteriori", e poi, ha
ricordato l'ex commissario, "c'è il problema del pagamento dei
debiti pregressi" che "tuttora non si sa a quanto ammontino", e
questo "è il vero nodo del problema".
Nel complesso il governo Renzi ha annunciato molte iniziative
"e questo è un fatto positivo", ha riconosciuto Tajani, però per
arrivare a risolvere il problema "c'è ancora un bel percorso da
fare". Le pmi, infatti, con ritardi sui 100-120 giorni
"rischiano di morire" più facilmente a fronte delle grandi
imprese. Agli annunci del governo, quindi, ha concluso il vice
presidente, "devono seguire veri miglioramenti" altrimenti "la
procedura d'infrazione non potrà essere chiusa".(ANSA).
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Debiti Pa:Tajani, infrazione Ue utile, ora bene monitoraggio
Direttiva un po' migliorato situazione ma Italia fanalino coda