(ANSA) - BRUXELLES, 18 OTT - La maggior parte dei giovani
italiani non è consapevole nè della della necessità nè del modo
in cui rendere più sicuri i propri smartphone, tablet e
dispositivi mobili vari. È il risultato di un sondaggio condotto
dal centro di ricerca Tech and Law Centre su 1012 studenti
italiani di 15 università diverse.
Dal corretto utilizzo delle password all'utilizzo dei dati
personali per le applicazioni portabili, oltre la metà dei
ragazzi non conosce i reali rischi di un dispositivo non
protetto e ha una percezione del proprio controllo su di esso
ben superiore a quello reale verificato tramite la compilazione
di un questionario. I risultati di questo studio sono stati
presentati all'incontro "Security of the Digital Natives"
organizzata a Bruxelles dall'associazione ThinkYoung, dal centro
di ricerca italiano Tech and Law Centre e da Google.
La ricerca rivela come il 40 per cento dei ragazzi non
utilizzi password per proteggere i propri dispositivi mobili e
come un altro 41 per cento la aggiorni apportando solo minimi
cambiamenti. Un altro 53 per cento dei ragazzi non controlla mai
i requisiti di autorizzazione per installare nuove applicazioni
mobili, il 25 per cento non esegue il log out dopo aver
utilizzato un'applicazione, il 40 per cento non utilizza alcun
sistema di blocco del proprio dispositivo mobile, il 52 per
cento dichiara di mantenere apposta basso il livello di
sicurezza del proprio dispositivo per renderne più agevole
l'accesso.
Uno dei rischi maggiori, secondo gli autori dello studio, è
quello del furto di identità online, problema agevolato dal
fatto che più della metà dei ragazzi (54 per cento) naviga su
siti Internet che richiedono l'identificazione tramite
piattaforme come Facebook o Google. A questo va aggiunto il
contenuto altamente personale degli smartphone, visto che ben il
96 per cento dei ragazzi dichiara di avere registrato su di esso
tutti i propri contatti nonché di tenere memorizzate foto e
video personali.
Per questo gli esperti chiedono alle istituzioni Ue di
predisporre una legislatura ad hoc e comune in Europa a fronte
del mosaico di normative nazionali oggi in vigore. Inoltre,
consigliano il coinvolgimento dei produttori di dispositivi
mobili che dovrebbero predisporre metodi più semplici di
protezione da parte degli utilizzatori.(ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Giovani italiani ignorano sicurezza smartphone e tablet
Risultato ricerca: non c'è consapevolezza rischi