(ANSA) - BRUXELLES, 17 OTT - L'Italia è tra i Paesi europei con
le tasse universitarie più elevate. Meno di uno studente su
dieci riceve una borsa di studio e non sono previsti prestiti ma
solo agevolazioni fiscali per le famiglie. E' quanto emerge da
una relazione pubblicata oggi dalla rete Eurydice della
Commissione europea, "Tasse e sistemi di sostegno nazionali per
gli studenti nell'istruzione superiore europea 2014/2015".
L'Italia fa parte del secondo scaglione per l'ammontare delle
tasse (tra 1.000 e 5.000 euro l'anno) insieme a Spagna,
Slovenia, Lettonia, Lituania, Ungheria e Paesi Bassi (ma
Lituania e Ungheria forniscono molti sussidi per altri servizi
come l'alloggio). Niente tasse invece nei tre Paesi scandinavi,
Danimarca, Austria, Scozia e Grecia. La Germania è l'unico paese
ad aver recentemente abolito le tasse universitarie, benché
queste fossero state introdotte solo nel 2007.
Le tasse più salate d'Europa sono nel Regno Unito, con oltre
10mila euro per il primo ciclo di studi universitari e oltre
5.000 per il secondo. Alcuni Paesi prevedono una correlazione
tra tasse e risultati modesti - chi resta indietro paga di più -
come Repubblica Ceca, Spagna, Croazia, Ungheria, Austria,
Polonia, Slovacchia ed Estonia. In Italia, invece, pagano le
tasse universitarie l'88,5% degli studenti a fronte del 70% in
Spagna e del 65% in Francia.
Forti disparità tra i Paesi europei anche per quanto riguarda
le borse di studio e i prestiti agli studenti. L'Italia rientra
nei Paesi che prevedono borse di studio anche se ne beneficiano
solo il 7,95% degli studenti in base al reddito o al merito.
Modesto anche il loro ammontare, ovvero inferiori ai 5.000 euro
l'anno, al di sotto di quanto viene dato in Francia, Spagna,
Portogallo e Germania. In Finlandia, Danimarca e Svezia, invece,
tutti gli studenti a tempo pieno e che rispettano determinati
requisiti di merito ricevono borse.
Le famiglie italiane possono beneficiare invece di esenzioni
fiscali se hanno altri figli a carico che studiano mentre,
contrariamente a molti Paesi europei, non sono previsti prestiti
agli studenti.
"Qualora gli Stati membri decidano di introdurre tasse
universitarie - ha sottolineato la commissaria Ue
all'educazione Androulla Vassiliou - dovrebbero sempre disporre
di misure, tra cui le borse di studio, atte a garantire parità
di accesso all'istruzione superiore per tutti, in particolare
per gli studenti provenienti da contesti svantaggiati".(ANSA).
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Università: rapporto Ue, Italia tra paesi con tasse più alte
Borse studio poche e basse, niente prestiti ma solo agevolazioni