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Capitale Ue cultura 2019, la prescelta è Matera

Commissaria Vassiliou, ancora più visitatori in città dei Sassi

Capitale Ue cultura 2019, la prescelta è Matera

Redazione Ansa

BRUXELLES - È Matera la città italiana designata come capitale europea della cultura per il 2019. Matera ha avuto la meglio su una rosa di sei candidate che comprendeva anche Cagliari, Perugia-Assisi, Siena, Lecce e Ravenna. L'annuncio è stato fatto dal ministro Franceschini nella sede del dicastero di via del Collegio Romano assediata da delegazioni, giornalisti e fotografi.


Il commissario Ue alla Cultura Androulla Vassiliou si congratula con Matera: "La competizione per aggiudicarsi questo titolo in Italia è stata estremamente accesa con 21 città concorrenti. L'alto numero di partecipanti testimonia l'immenso favore di cui gode l'iniziativa". "Sono certa che Matera attrarrà ancora più visitatori - aggiunge - spinti dal desiderio di scoprire la città e la sua storia e di apprezzare la varietà culturale che rappresenta uno dei punti di forza del nostro continente".


"La designazione di Matera è un esempio di civiltà e riscatto che da Matera e dal Sud arriva all'Europa". Così il sindaco di Matera Salvatore Adduce. "Non stiamo più a pietire, ma a dare un contributo su come la cultura possa trasformare un territorio - ha detto visibilmente emozionato -. Non era un esito scontato, ma l'abbiamo raggiunto grazie al lavoro di tutti".


Matera è stata designata Capitale europea della cultura per il 2019, con sette voti su tredici. Il titolo, oltre all'Italia, sarà assegnato anche a Plovdiv in Bulgaria. Il verdetto è stato comunicato da Steve Green, presidente della Giuria di selezione composta da 13 membri (6 italiani e 7 stranieri) al Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, che ha dato l'annuncio.


Ma non vince solo Matera, capitale europea della cultura 2019: le cinque città finaliste 'perdenti', Siena, Ravenna, Lecce, Perugia-Assisi e Cagliari saranno capitali italiane della cultura nel 2015 e nel 2016. E' l'orientamento - a quanto si apprende - emerso dalla riunione tra il ministro Franceschini e i sindaci delle diverse città al Collegio Romano prima della proclamazione. Un'ipotesi di lavoro - dovrà confermarla il Consiglio dei ministri - che punta a non disperdere il patrimonio costruito in questi mesi.

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