(ANSA) - BRUXELLES, 16 OTT - Mentre in Italia riemergono
tutte le fratture del Movimento 5 Stelle che parevano
ricompattate al Circo Massimo, in Europa dopo appena quattro
mesi di vita si scioglie il gruppo euroscettico Efdd, costruito
al Parlamento europeo con l'alleanza tra Beppe Grillo e Nigel
Farage. Per chiudere l'avventura basta la lettera di dimissioni
presentata oggi dalla lettone Iveta Grigule, rappresentante
della 'Unione dei Verdi e degli agricoltori', la stessa che
insieme alla francese Joelle Guerpillon fuoruscita dal Front
National aveva permesso al leader dell'Ukip di costituire il
gruppo a giugno battendo sul filo di lana Marine Le Pen.
Per le regole del Parlamento europeo un gruppo deve essere
composto da almeno 25 membri (e l'Efdd grazie soprattutto ai 17
grillini e ai 24 dell'Ukip, arrivava a quota 48) in
rappresentanza di almeno sette paesi. L'uscita della Grigule ha
fatto cadere questo parametro.
E' stata "costretta" a dimettersi perché "ricattata da Ppe e
S&D", sostiene la componente inglese del gruppo. Ed il leader
Farage attacca il presidente del'Eurocamera Martin Schulz ("più
adatto a presiedere il parlamento di una trepubblica delle
banane") affermando che Grigule la lettera l'ha firmata nell'
ufficio del socialdemocratico tedesco, cedendo alle pressioni
del "cordone sanitario" che la grande coalizione europeista
formata da popolari, socialisti e liberali ha steso attorno agli
euroscettici escludendoli sistematicamente da tutte le cariche
ed ignorando il tradizionale meccanismo di distribuzione
proporzionale basato sul metodo 'D'Hondt'.
Evidente la soddisfazione da parte socialista, con il
vicepresidente del Parlamento David Sassoli che parla
dell'alleanza M5S-Ukip come di "una miscela esplosiva" cui è
mancata "visione e strategia". E con il capogruppo S&D, Gianni
Pittella, che respinge al mittente le accuse a Schulz
("infantile" Farage che "vuole distruggere" l'Europa e poi "si
lamenta" perché in Parlamento non riesce a conquistare posizioni
importanti).
Il gruppo dei pentastellati confessa la sorpresa. "Siamo
tutti molto delusi da quanto successo, che è significativo di un
certo modo di fare politica" osserva la delegazione con una
nota. Mentre il capogruppo Ignazio Corrao confessa che "non ce
l'aspettavamo proprio". Le prospettive per il futuro (trovare
nuovi membri per ricomporre il gruppo, aderire ad altri gruppi,
in particolare quello dei Verdi, che venne escluso a giugno al
momento del referendum online per decidere l'alleanza europea)
sono rinviate ad una analisi successiva.
Ma intanto la leader del Front National, Marine Le Pen, ha
già aperto le trattative per concludere la formazione del gruppo
che non le riuscì a giugno. Il consigliere per gli affari
europei, Lodovic de Danne, si aspetta che "svedesei, cechi e
lituani non vogliamo finire tra i non iscritti" e promette
"porte aperte". Ma non per Grillo e Farage.(ANSA).
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Collassa gruppo euroscettico formato da M5S e Ukip di Farage
Pentastellati molto delusi. Le Pen apre porte a nuova formazione