(ANSA) - BRUXELLES, 29 SET - Per la prima volta dalla firma
del Trattato di Roma nel 1957 il Consiglio, l'organo comunitario
che rappresenta i governi, cambierà il sistema di voto
adattandolo a quanto previsto dal Trattato di Lisbona. Per
approvare provvedimenti a maggioranza qualificata sarà
necessario il 'sì' del 55% dei paesi (cioè attualmente almeno
16) in rappresentanza di almeno il 65% della popolazione (circa
328,6 milioni di persone). In precedenza ad ogni singolo stato
membro veniva attribuito uno specifico 'voto ponderato'.
Il Consiglio Affari generali ha dato il via libera definitivo
alla novità, che entrerà formalmente in vigore il primo
novembre, con una periodo transitorio fino al 31 marzo 2017,
durante il quale - su richiesta di un paese - può essere
utilizzato il vecchio metodo.
Col vecchio sistema i quattro paesi più grandi (Germania,
Francia, Gran Bretagna e Italia) avevano identico 'voto
ponderato' da 29 punti, Spagna e Polonia avevano un voto da 27
punti. Nel nuovo metodo, basato sul rilevamento demografico, la
Germania rappresenta il 15,93% della popolazione europea, la
Francia il 12,98%, il Regno Unito il 12,61%, l'Italia l'11,81%,
la Spagna il 9,24%, la Polonia il 7,62%. Una minoranza di
blocco, oltre a dover rappresentare almeno il 35% dei cittadini
dovrà essere costituita da almeno quattro paesi. Dal punto di
vista strettamente aritmetico sarà quindi più difficile
costruire una minoranza di blocco contro un provvedimento
sostenuto dalla Germania. (ANSA).
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Ue: Consiglio cambia metodo di voto, prima volta da 1957
Nuovo sistema da 1 novembre, ma moratoria fino a 31 marzo 2017