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Tajani, contro sanzioni Russia fondi Ue per industria

Interrogazione a Commissione europea

Redazione Ansa

STRASBURGO - Le imprese europee rischiano di subire contraccolpi dalle contro-sanzioni annunciate da Putin dopo l'entrata in vigore delle nuove sanzioni europee. Una parte dei 150 miliardi stanziati dalla Ue nel documento di politica industriale 2014-2020 approvato da Consiglio e Commissione europea a gennaio scorso potrebbe essere destinata ai settori che rischiano di essere colpiti dalle contro-sanzioni russe. E' la proposta del vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Antonio Tajani (Fi), in una interrogazione alla Commissione europea presentata oggi. Nell'interrogazione Tajani chiede che oltre ai fondi già destinati all'agricoltura, siano creati anche per altri settori "piani d'azione che consentano alle aziende di svilupparsi in altre parti del mondo, come il Sudamerica e l'Africa". Intanto il Parlamento ha dato il suo sostegno alle sanzioni economiche contro la Russia decise dal Consiglio, in particolare alla stretta creditizia chiedendo che "non sia consentito alle imprese legate al Cremlino di aggirarle", ma anche sottolineature della "reversibilità e scalabilità" delle misure adottate. E' il richiamo contenuto nella risoluzione bipartisan della plenaria del Parlamento Ue firmata da Ppe, S&D, Ecr, Alde e Verdi, sulla crisi ucraina, la sesta dalla caduta di Ianukovich.

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