(ANSA) - BRUXELLES, 2 SET - E' colpa di Mosca, se tra Unione
Europea e Russia "non esiste più un partenariato strategico".
Poi l'annuncio che venerdì sarà il giorno della decisione sulle
nuove sanzioni e la consapevolezza che quella politica è
"l'unica soluzione possibile" a questa crisi. Così il ministro
degli Esteri, Federica Mogherini, davanti alla Commissione
Esteri del Parlamento di Bruxelles. Un'audizione, la prima dopo
la sua elezione di sabato alla carica di lady Pesc, che non
poteva che essere dedicata il larga parte al conflitto in
Ucraina, questa settimana di fronte a un crocevia cruciale. Un
test molto delicato per la nuova titolare della politica estera
europea, com'e' noto, accusata in passato di essere non
abbastanza dura con Mosca.
In apertura si dice d'accordo con le parole del presidente
tedesco Joachim Gauch: dire che sia stata la Russia a chiudere
la porta alla partnership strategica con l'Unione, vuol dire
offire "l'istantanea del momento e fotografare perfettamente la
situazione". sottolinea. Quanto alle sanzioni Ue ai danni di
Mosca, Mogherini conferma che è arrivato il tempo delle scelte:
"Domani la Commissione preparerà il pacchetto. La decisione si
prenderà venerdì". Misure, prosegue Mogherini, che stanno già
avendo "effetto negativo sull' economia russa". "Sarebbe
razionale e utile" che il Cremlino, sottolinea Mogherini,
"prendesse in considerazione queste conseguenze negative prima
che arrivino ad incidere in modo molto pesante sulla vita
quotidiana dei cittadini russi". Infine, per quanto riguarda il
dossier ucraino, Mogherini ribadisce che a suo giudizio l'unica
soluzione possibile "è quella politica". "E' quello che non solo
l'Italia, ma tutta l'Unione Europea e la Nato hanno sempre
detto", aggiungendo che è quello a cui tutti stanno lavorando
"in queste giorni e queste ore". Ma chi ha preso il posto della
baronessa Ashton, affronta anche la sfida lanciata dalla jihad,
e in particolare il fenomeno dei combattenti europei che si
uniscono ai terroristi, i cosiddetti 'foreign fighters': si
tratta di una "una sfida gigantesca" ed affrontarla è
"interesse prioritario per la sicurezza" in Europa. Quindi
ribadisce che terrorismo, diritti umani e immigrazione sono
"strettamente correlati". Quanto all'imminente vertice Nato,
secondo Mogherini, la crisi in Ucraina "non deve far dimenticare
le altre crisi", in particolare quella in Medio Oriente: "l'Isis
è una minaccia non solo per Iraq e Siria, ma anche per i paesi
europei e per gli altri paesi Nato, come la Turchia". Poi
esclude ogni possibile dialogo dialogo politico con l'Isis e
aggiunge che "va costruito un quadro regionale che risponda
unito alla sua sfida". Infine un pensiero alla vicenda dei
maro', bloccati in India da oltre due anni e mezzo: "Le
condizioni di salute di Massimiliano La Torre - sottolinea
Mogherini - non soltanto preoccupano molto, ma cambiano anche la
situazione" ed il governo "sta riflettendo su come cambia anche
il modo di reagire" in modo "da riaprire nuovi canali di dialogo
con il nuovo governo indiano".
(ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Ucraina: Mogherini, soluzione politica e presto sanzioni
Fine partnership è colpa di Mosca, venerdì nuove misure