(ANSA) - BRUXELLES, 31 AGO - Dall'Ucraina alla vicenda dei
due marò italiani ancora bloccati in India, dalla crisi in Libia
a quella che sta devastando l'Iraq e alle irrisolte questioni
mediorientali: è uno scenario complesso come mai in questi
ultimi anni quello con cui dovrà confrontarsi Federica Mogherini
assumendo l'incarico di Alto rappresentante Ue per la politica
estera e la sicurezza, (lady Pesc).
Mogherini - che assumerà dal primo novembre anche la carica
di vicepresidente della Commissione europea - subentrerà in un
compito di grande responsabilità e che si annuncia tutt'altro
che semplice alla laburista inglese Catherine Ashton, colei che
in questi ultimi cinque anni ha dovuto costruire dal nulla il
servizio diplomatico europeo (Seae) in base a quanto stabilito
dal Trattato di Lisbona. Un'iniziativa presa dai partner Ue con
l'obiettivo di dare all'Unione una voce sola - il famoso 'numero
di telefono' che Henry Kissinger chiedeva per poter parlare con
l'Europa - e più autorevole per aumentarne il peso e l'influenza
sulla scena internazionale. Una missione che finora non ha dato
grandissimi risultati. Ashton è comunque riuscita a riannodare i
fili del dialogo tra Serbia e Kosovo e a svolgere un ruolo non
marginale nei negoziati con l'Iran sul nucleare.
L'attuale titolare della Farnesina andrà a guidare un
servizio formato da 3500 funzionari a cui si aggiungono altri
3500 funzionari della Commissione Ue distaccati presso le 139
delegazioni sparse per il mondo che costituiscono la rete
diplomatica. Per il suo funzionamento questo apparato può
contare su un budget di 789 milioni (500 provenienti
direttamente dal suo bilancio, 270 da quello della Commissione).
Le delegazioni dell'Ue, là dove non sono presenti ambasciate o
consolati dei Paesi membri, ne svolgono le funzioni e ad essi si
possono rivolgere per le loro necessità i cittadini europei.
Prima di andare a occupare una delle poltrone più prestigiose
- ma anche scomode - delle istituzioni europee, Mogherini, come
tutti gli altri commissari designati, dovrà superare l'esame
dell'Europarlamento. Ma già domani potrebbe essere a Bruxelles
per un primo giro di contatti e martedì, nella veste di
presidente di turno dell'Ue, avrà la sua prima audizione davanti
alla commissioni esteri del Pe presieduta dal popolare tedesco
Elmar Brok (molto vicino ad Angela Merkel).
Come sottolineano gli addetti ai lavori, per il successo
della doppia missione che Mogherini dovrà svolgere -
rappresentare l'Ue sulla scena internazionale ma essere anche un
punto di riferimento per l'Italia a Bruxelles - sarà cruciale la
scelta dei suoi più stretti collaboratori. La nuova lady Pesc
troverà all'interno del suo servizio figure di primo livello
come Agostino Miozzo, proveniente dalle fila della protezione
civile italiana e da anni direttore della struttura Seae che si
occupa degli interventi in aree di crisi, e Ferdinando
Gentilini, direttore per i Balcani Occidentali e la Turchia. Ma
anche Stefano Manservisi, già capo di gabinetto di Romano Prodi
alla Commissione europea e da qualche mese ambasciatore Ue ad
Ankara. Dovrà però dotarsi anche di esperte figure 'tecniche'
interne alla Commissione che la possano coadiuvare, specie
quando sarà all'estero, nella gestione dei tanti dossier
'caldi' che approdano sui tavoli di Bruxelles e che spesso sono
di cruciale importanza per gli interessi italiani.(ANSA)
TI/ S0A QBXB
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Da Ucraina ai marò, le tante sfide di Mogherini
Martedì primo appuntamento al Parlamento europeo per Lady Pesc