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Difensore civico Ue, Bruxelles protegga i suoi 'informatori'

O'Reilly avvia istruttoria su iter approvazione nuove regole

Redazione Ansa

BRUXELLES - Bruxelles protegga concretamente chi all'interno o all'esterno delle organizzazioni europee fornisce informazioni utili a denunciare ogni abuso o irregolarità. Lo chiede Emily O'Reilly, il difensore civico Ue che ha avviato un'istruttoria per capire come l'Unione rispetti l'obbligo di proteggere questi 'whistleblowers', informatori o 'spioni' e se siano state già introdotte norme interne a loro favore. O'Reilly ha chiesto a nove istituzioni europee, compresa la Commissione europea, il Parlamento e il Consiglio, quali regole intendono adottare entro il 31 ottobre 2014, data entro la quale hanno l'obbligo di implementare le nuove regole, secondo quanto deciso nel gennaio scorso.

 

"Nell'ultima relazione UE sulla lotta alla corruzione - sottolinea O'Reilly - la Commissione avverte che questo fenomeno può danneggiare gravemente l'economia e minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche. Gli 'informatori' svolgono un ruolo chiave nella scoperta di gravi irregolarità. E voglio essere sicura - conclude - che le istituzioni dell'UE mettano in atto le norme necessarie per proteggerli e per trattare opportunamente le loro denunce".

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