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Ue: bozze, far miglior uso della flessibilità

Nell'ambito delle regole del Patto di stabilità

Herman Van Rompuy

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Fare il miglior uso della flessibilità" già contenuta nelle regole esistenti del Patto di Stabilità e crescita. E' quanto si legge nelle ultime bozze dell'Agenda Van Rompuy e delle conclusioni del vertice Ue. La stessa formula è stata ripresa in entrambi i documenti. Nella bozza precedente dell'Agenda si parlava di "buon uso" della flessibilità già prevista dal Patto, mentre nella prima versione di "pieno uso". Nell'ultimo testo, inoltre, si precisa anche l'impegno dei 28 a "rispettare il Patto di Stabilità e crescita".

 

"Rispettiamo il Patto di Stabilità e crescita - recita il testo -. Tutte le nostre economie devono continuare a perseguire le riforme strutturali. Molto chiaramente, la nostra forza comune dipende dal successo di ognuno dei nostri paesi. Questa è la ragione per cui l'Unione ha bisogno di passi avanti coraggiosi per favorire la crescita, aumentare gli investimenti, creare di più e migliori posti di lavoro e incoraggiare le riforme per la competitività. Questo - si legge ancora nel documento - richiede anche di fare il miglior uso della flessibilità che è contenuta nelle regole esistenti del Patto di stabilità e crescita".

 

GOZI, OTTENUTO QUANTO VOLEVAMO RIFORME-FLESSIBILITÀ - "Abbiamo ottenuto quanto volevamo: ampi spazi di manovra" sul fronte della fLessibilità con l'impegno a tenere conto delle riforme strutturali e la possibilità di sviluppare strumenti finanziari per progetti di investimenti nel lungo periodo". Così Sandro Gozi, responsabile delle politiche Ue a margine del vertice europeo. "Sono stati fatti passi avanti molto significativi" ribadisce Gozi, anche dopo il lavoro portato avanti nella notte dagli sherpa dei 28 sul testo Van Rompuy, il documento che deve disegnare il mandato della Commissione Ue nei prossimi 5 anni. "E' stata confermata la volontà, da parte di tutti, di un migliore uso della flessibilità del Patto e di dare attenzione particolare alle riforme strutturali" per la crescita.

 

Un passaggio "sempre chiesto dall'Italia", ricorda il responsabile delle politiche Ue. Inoltre - aggiunge - si indicherà anche la "possibilità di sviluppare strumenti finanziari, in particolare quelli per i progetti di investimento a lungo periodo", sempre in chiave della crescita. Una "vittoria nostra, siamo molto soddisfatti", anche alla luce di "dove siamo partiti", aggiunge spiegando che, tra i risultati ottenuti, c'è anche quello che tutto questo "sia valutato da Commissione e Parlamento Ue che farà rapporto alla Commissione Europea entro l'inizio del 2015, entro cioè il periodo della nostra presidenza Ue". C'e' un "contesto favorevole" ed "ora sta a noi fare le riforme", aggiunge Gozi con uno sguardo all'Italia.

 

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