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I presidenti italiani e l'Europa, foto dagli archivi storici dell'Unione europea

In mostra a Firenze fino all'8 giugno

Redazione Ansa

FIRENZE - Einaudi, Gronchi, Pertini e gli altri, fino a Napolitano. L'Italia repubblicana e i suoi presidenti, diversi per stile e storia, che guardano all'Europa e seguono il sentiero dell'integrazione sul palcoscenico internazionale. A pochi giorni dalle elezioni europee, gli Archivi Storici dell'Unione europea, affidati all'Istituto Universitario Europeo, hanno inaugurato una mostra di foto e documenti d'archivio per testimoniare il contributo italiano alla storia della Comunità prima e dell'Unione dopo.


"L'Europa dei Presidenti. L'Italia repubblicana e l'integrazione europea (1948 - 2014)" è il tema dell'esposizione, curata dall'Università della Tuscia e pensata per celebrare l'Open Day degli Archivi, che rimarrà aperta fino all'8 giugno nella quattrocentesca Villa Salviati, sulle colline di Firenze. Una iniziativa che "testimonia come la memoria comune d'Europa sia conservata presso Villa Salviati" commenta il direttore degli Archivi, Dieter Schlenker. Cinquemila metri lineari di documenti d'archivio cartacei, moltissimi digitalizzati, delle istituzioni Ue e una collezione di oltre 150 archivi privati di personalità europee, politici, movimenti e associazioni.


Lettere, appunti, documenti di Alcide de Gasperi, Altiero Spinelli, Enrico Rossi, Tommaso Padoa Schioppa, Romano Prodi, solo per citarne alcuni, sono il patrimonio custodito nel caveau, protetto da un sofisticato sistema di sicurezza e dalle più avanzate tecniche di conservazione. Ai documenti, ma solo a quelli vecchi di almeno trent'anni - come stabiliscono le regole dell'Ue, con qualche deroga per i privati - possono accedere studiosi e ricercatori che a centinaia arrivano ogni anno da tutto il mondo. E oggi, un piccolo campione in mostra dà ai visitatori l'idea della preziosa collezione conservata nella villa che fu della famiglia di Maria Salviati, madre di Cosimo I de' Medici.


A rappresentare il fondo del Consiglio europeo, due discorsi dei presidenti Antonio Segni, allora ministro degli Esteri, al Senato nel 1960, e Giuseppe Saragat, nel 1967. Un intervento di Sandro Pertini al Parlamento europeo a Strasburgo nel 1985, riportato da un documento ufficiale dell'euroassemblea rappresenta il fondo del Parlamento. Per la Commissione ci sono le carte private del presidente François-Xavier Ortoli con una foto di gruppo durante la visita del presidente della Commissione Europea Walter Hallstein a Giovanni Gronchi nel 1958.


Alcune foto testimoniano anche i rapporti tra la Presidenza della Repubblica e l'Istituto Universitario Europeo, dalla visita di Sandro Pertini per la settima conferenza Jean Monnet nel maggio 1984 a Giorgio Napolitano con Yves Meny, il presidente dell'Istituto, nel 2006. 

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