(ANSA) - FIESOLE (FIRENZE), 8 MAG - Non è una festa ma
l'occasione per mettere a punto una controffensiva che fermi
l'ondata di euroscetticismo in crescita in molti dei Ventotto.
Domani, a Firenze, nella terza e più importante giornata di 'The
State of the Union', l'Europa che conta ci sarà tutta, dal
presidente della Commissione Josè Manuel Barroso ai candidati
alla sua successione: Jean-Claude Juncker (Ppe), Martin Schulz
(Pse), Guy Verhofstadt (Alde), Josè Bovè impegnati in un'ora e
mezza di dibattito in diretta Tv, oltre a George Soros, al
Commissario al Commercio Karel De Gucht, a centinaia di relatori
ed esperti.
E l'Italia farà gli onori di casa in grande stile. A Palazzo
Vecchio, che tutti gli anni ospita la kermesse organizzata
dall'Istituto Universitario Europeo, arriveranno il presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano, il premier Matteo Renzi, il
ministro degli Esteri Federica Mogherini.
"Vogliamo fare insieme ai protagonisti lo Stato dell'unione,
il che non significa necessariamente essere euroentusiasti ne'
eurodemolitori", ha detto all'ANSA Pasquale Ferrara, segretario
generale dell'Istituto. "L'idea - ha spiegato - è di creare un
contesto in cui si possa dibattere dell'Europa che funziona e
dell'Europa che non funziona per cambiare. Credo che sia un
momento di democrazia per i cittadini assistere in diretta a un
dibattito tra i candidati alla presidenza della Commissione".
Una novità, ha aggiunto Ferrara, "che non c'era nelle precedenti
tornate elettorali del Parlamento europeo e crediamo che sia una
buona opportunità anche per gli italiani di farsi un'idea dei
programmi alternativi dei candidati".
Oggi intanto, nella seconda giornata di lavori alla Badia
Fiesolana, si è parlato anche del futuro del modello sociale
europeo e di immigrazione. Barroso, arrivato nel tardo
pomeriggio per una presentazione a porte chiuse del suo nuovo
libro, non ha voluto parlare con i giornalisti.
A due settimane dalle consultazioni del 25 maggio l'Europa
non è in buona salute. E se da dopodomani il 'silenzio pre
elettorale' imporrà lo stop ai sondaggi, gli ultimi dati danno
un quadro sconfortante. In Gran Bretagna, gli euroscettici
dell'Ukip di Nigel Farange potrebbero riuscire nell'obiettivo di
far saltare il banco e, pur tra continue oscillazioni, alcuni
sono arrivati a darli a un livello di allarme rosso pari al 38%.
In generale, secondo PollWatch, i sette partiti antieuropei, tra
cui la Lega Nord, che dovrebbero riunirsi in un unico gruppo
sotto la regia del Front National di Marine Le Pen,
conquisterebbero nel complesso "almeno" 38 seggi.
Il 9 maggio 1950 la Dichiarazione di Robert Schuman, che
proponeva la creazione della Comunità europea del Carbone e
dell'Acciaio, apriva la strada a un'idea di Europa che voleva
andare lontano. Domani, da Firenze, l'appello a non tornare
indietro.
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Euroscettici, parte da Firenze controffensiva Ue
Domani a 'The State of the Union' Napolitano, Renzi, Mogherini