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Made in: Italia vince battaglia a Pe, ma resta no tedesco

Larga maggioranza respinge emendamento anti-etichettatura

Made in: Italia vince battaglia al Parlamento, ma resta no tedesco

Redazione Ansa

STRASBURGO - L'indicazione obbligatoria sull' origine dei prodotti non alimentari, il cosiddetto 'made in' per cui l'Italia si batte da anni, passa a larga maggioranza nella plenaria del Parlamento europeo. Respinto a larga maggioranza (205 sì, 419 no, 25 astenuti) un emendamento che intendeva cancellarla dal testo della proposta Tajani-Borg sulla direttiva per la 'sicurezza dei consumatori'. Il testo è stato approvato in prima lettura. Resta l'opposizione dei paesi nordici in Consiglio guidata da Germania e Svezia. Il testo complessivo della proposta di direttiva è stato approvato con 485 sì, 130 no e 27 astenuti.

 

L'emendamento presentato dal gruppo da 63 eurodeputati, a larga maggioranza tedeschi, popolari, liberal-democratici e verdi, intendeva cancellare l'art.7 che prevede l'obbligatorietà dell'indicazione d'origine nei prodotti destinati al consumo. Nei giorni scorsi lo stesso vicepremier tedesco - il socialdemocratico Sigmar Gabriel - era intervenuto per fare pressioni a favore dell'emendamento, fatto denunciato nel dibattito di stamani in aula dall'europarlamentare tedesca Evelyne Gebhardt.

 

La proposta per l'indicazione del 'made in', considerata vitale per l'industria manifatturiera italiana, ma sostenuto anche da paesi come Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Romania, Bulgaria e Lituania, era già caduta una volta durante il corso di questa legislatura quando il Commissario per il Commercio Karel De Gucht aveva finito per ritirarla vista l'impossibilità di avere il via libera in Consiglio dove le posizioni di Germania e Svezia sono sostenute anche da paesi come Olanda, Finlandia, Lettonia, Estonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Danimarca. La nuova proposta è stata presentata dai commissari per l'industria, Antonio Tajani, e alla Salute, il maltese Tonio Borg, puntando sull'aspetto della tutela della sicurezza dei consumatori e della lotta alla contraffazione.

 

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