(ANSA) - BRUXELLES, 14 APR - "Siamo decisamente in favore di
un'Europa più unita" nell'ottica di arrivare a una "integrazione
politica" e "restiamo fortemente pro-europeisti chiedendo molto
di più di una semplice unione monetaria". Così, in una nota, i
due premi Nobel per l'economia, l'indiano Amartya Sen e lo
statunitense Joseph Stiglitz, hanno precisato le loro posizioni
e preso le distanze dalla strumentalizzazione delle loro analisi
sull'euro da parte di alcuni politici in Francia e in Europa.
"Siamo molto turbati - osservano i due premi Nobel -
dall'apprendere che in alcune prese di posizione politiche, in
Francia e in Europa, le nostre analisi sul funzionamento
dell'euro sono state travisate. Noi siamo decisamente in favore
di un'Europa più unita e di una maggiore integrazione politica.
L'unione monetaria - proseguono Sen e Stglitz - deve procedere
di pari passo con l'unione di bilancio e l'unione bancaria e
auspichiamo che questo si realizzi nei tempi previsti".
Per i due premi Nobel, la realizzazione della moneta unica
senza integrazione bancaria e di bilancio e la prospettiva di
un'integrazione politica "è stato un errore economico". Ma ciò
detto, i due economisti restano "fortemente pro-europeisti
piuttosto che anti-europeisti e auspichiamo che si arrivi a
molto di più che una semplice unione monetaria".
Sen e Stiglitz sono stati invitati a chiarire le loro
posizioni, nel quadro del dibattito apertosi sull'euro e
l'Europa in vista delle Europee, da Mario Monti nella sua veste
di presidente del Consiglio per il futuro dell'Europa
dell'istituto Berggruen.
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Nobel Sen e Stiglitz, serve più Europa economica e politica
Due economisti denunciano strumentalizzazioni anti-euro