(ANSA) - BRUXELLES, 27 MAR - L'etichetta a 'semaforo' inglese
sui cibi "deve essere sanzionata". Lo scrivono otto associazioni
italiane a tutela dei consumatori, sia al governo italiano che
alla Commissione Ue. La lettera - in cui si sottolinea che il
sistema inglese ha già comportato per l'Italia una riduzione del
suo giro d'affari di 43 milioni di euro - é firmata dai
presidenti di Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Cittadinanza,
Federconsumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del
cittadino e Unione nazionale consumatori. Organizzazioni che si
dicono pronte a fare la loro parte per sostenere il tema
dell'educazione alimentare.
Si sgretola così il fronte che riunisce nel Beuc i
consumatori europei, da sempre a favore dell'etichetta a
'semaforo' in base alla quale un bollino verde, giallo o rosso
viene apposto sugli imballaggi per suggerire a chi acquista se
un alimento e' 'buono' o 'cattivo' per la sua salute.
L'iniziativa delle associazioni italiane si inquadra
nell'offensiva che da mesi porta avanti il governo italiano a
livello europeo contro il sistema introdotto in Gran Bretagna.
L'Italia può già contare sul sostegno di altri 16 Stati membri.
A questo schieramento manca ancora la Germania che per ora, come
indicato lunedì dal ministro all'agricoltura Maurizio Martina,
resta cauta. La posizione tedesca sarà più chiara a maggio,
quanto Martina si recherà a Berlino per incontrare il ministro
Schmidt, in vista dell'avvio a luglio della presidenza italiana
dell'Ue.(ANSA).
(ANSA) - BRUXELLES, 27 MAR - Nella lettera alla Commissione
europea, le associazioni dei consumatori italiani attaccano
duramente il sistema britannico. In primo luogo perché,
scrivono, "ha già orientato strumentalmente i comportamenti di
consumo come dimostra uno studio dei rivenditori britannici
("the cooperative group"), secondo cui il 40% dei consumatori
preferisce non acquistare alimenti etichettati con uno o più
bollini rossi". Oltre al fatto, precisano, "che il sistema non é
fondato scientificamente e non é efficace in assenza, tra
l'altro, di una corretta e capillare informazione e di una
corretta educazione alimentare". Non solo.
Per le associazioni italiane il sistema di etichettatura
inglese, sembra "demonizzare alcune categorie di alimenti di
qualità dei Paesi del Sud Europa a prescindere dal fatto che,
come dimostrato da diversi studi, nella dieta mediterranea non
sono grassi, oli, formaggi, salumi, marmellate in sé ad essere
dannose per la salute, bensì le quantità assunte". Senza
contare, aggiungono, che l'etichettatura a 'semaforo'
"costituisce certamente un aggravio per la libera circolazione
delle merci destinate al mercato inglese. Aggravio che ha già
comportato, solo per l'Italia, una riduzione di volume d'affari
pari a 43 milioni di euro".
Le associazione chiedono quindi l'adozione di un piano
straordinario per l'educazione alimentare nelle scuole e
attraverso i social network, sedi locali e internet.(ANSA).
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Consumatori italiani bocciano 'semaforo' alimentare Gb
Lettera a Commissione Ue: sanzionatelo. Italia perde già 43 mln