(ANSA) - BRUXELLES, 07 FEB - "In assenza di un'azione da
parte della Commissione europea, poco si può fare" e "in questa
fase solo la Corte di giustizia dell'Unione europea sarebbe in
grado di difendere" il mercato interno Ue. E' il commento di
Ignacio Sánchez Recarte, segretario generale della Ceev, il
Comitato europeo delle imprese del vino alla notifica
dell'etichettatura 'salutista' sugli alcolici presentata
dall'Irlanda.
Dublino, aggiunge Recarte, "ha deciso di non modificare una
sola virgola del progetto di legge nonostante non meno di 13
Stati membri Ue - Croazia, Repubblica ceca, Danimarca, Francia,
Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Polonia, Portogallo,
Romania, Slovacchia e Spagna - abbiano espresso commenti critici
durante il processo di consultazione".
"Ora - conclude - è tempo che i partner internazionali a
livello di Wto sollevino nuovamente le loro preoccupazioni,
l'Irlanda li ascolterà o rimarrà sorda com'era ai commenti dei
partner dell'Ue? Ho forti dubbi su qualsiasi reazione". (ANSA).
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Vino: imprese, Corte Ue se Bruxelles non agisce su etichetta
Ceev: 'Dublino sorda nonostante l'opposizione di 13 Stati'