(di Fabio Perego)
(ANSA) - MILANO, 24 MAG - Per il vino italiano il 2022 è
atteso in crescita con le bollicine (+5,7% i ricavi complessivi
previsti, +7,5% l'export) che spingono e fanno anche meglio
delle vendite dell'intero settore (+4,8% l'incremento stimato
che arriverebbe al 5,6% per la sola componente export.). Trend
d'incremento anche per i vini fermi +4,6% +5,3% l'export).
L'indicazione arriva dalla consueta indagine dell'Area studi
Mediobanca sulle 251 principali società di capitali italiane con
fatturato 2020 superiore ai 20 milioni di euro e ricavi
aggregati pari a 9,3 miliardi di euro.
Più scettici sul futuro gli operatori esposti sul canale off
trade, cioè gdo e retail, mentre il maggior ricorso alla vendita
diretta garantisce maggiore sicurezza. I mercati di prossimità
ossia i Paesi dell'Unione, migliorano le aspettative
sull'export.
Lo scorso anno i maggiori produttori italiani di vino hanno
chiuso con un aumento del fatturato del 14,2% (+14,8% il mercato
interno, +13,6% l'estero). I vini frizzanti (+21%) hanno
accelerato più dei vini fermi (+12,4%) mentre le cooperative
hanno contenuto la crescita al +9,2% (+19,6% le non
cooperative). Importanti operazioni di M&A hanno inoltre
ridisegnato la classifica dei principali produttori nazionali.
In testa restano le Cantine Riunite-GIV. Al secondo posto
Italian Wine Brands che scala cinque posizioni dopo
l'acquisizione di Enoitalia e della statunitense Enovation
Brands. Completa il podio il polo Botter-Mondodelvino
(Clessidra).
Per incrementi di fatturato a brillare è Tenute Piccini (+61%
sul 2020) davanti al gruppo Lunelli (+57,6%), a Terra Moretti
(+47,6%), a Serena Wines 1881 (+40,1%) per chiudere con il
+32,7% di Villa Sandi. Mentre per redditività (rapporto tra
risultato netto e fatturato), il 2021 vede in testa le società
toscane e venete: Frescobaldi (25,6%), Santa Margherita (21,3%)
e Antinori (17%).
A livello di regioni Piemonte, prima nel 2020 per il ritorno
sugli investimenti e Toscana ( che vanta la maggiore stabilità
finanziaria) brillano nel panorama nazionale. Infine, dopo il
boom del 2020, non si arresta il successo delle piattaforme
on-line: per il 2021 è previsto un ulteriore balzo superiore al
60%.Tannico è al top per ricavi (37,1 milioni di euro nel 2020,
+83% sul 2019). Aumenti in tripla cifra per Vino.com (+218,7%)
che, superando i 30 milioni di euro, ricopre la seconda
posizione e per Bernabei (+160,4%) a 25,9 milioni. (ANSA).
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>>>ANSA/Le bollicine spingono il vino verso 2022 di crescita
Mediobanca conferma Cantine Riunite-Giv al top e boom online