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>ANSA-BOX/Federvini,export va ma in Italia incognita Natale

Negli Usa meglio dei francesi. Ripartiti i consumi fuori casa

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 23 NOV - Numeri positivi, ma anche tanti dubbi per il futuro, nel comparto del vino in Italia. La lenta uscita dalla pandemia, infatti, ha visto le esportazioni crescere in maniera significativa in tutto il mondo, ma con un aumento dei costi di logistica e materie prime che pesano fortemente sul settore. Inoltre le incognite legate alla recrudescenza del Covid rischiano di pesare sul Natale anche se dati alla mano nel nostro Paese i consumi fuori casa sono ripartiti (+156% del secondo semestre 2021 sul primo). Secondo l'Osservatorio Economico di Federvini, in collaborazione con Nomisma e Trade Lab, crescono le esportazioni nel 2021, con aumenti che vanno dal 6,1% in UK fino al 47,2% in Cina, passando per il 9,4% in Germania e il 14,7% negli Stati Uniti e il 27% in Russia rispetto al 2020. Numeri positivi anche in confronto ai diretti concorrenti, con la crescita delle esportazioni negli Usa rispetto al livello pre-pandemico che si attestano sul 14,4%, rispetto al 6,8% dei vini spagnoli e il 4,7% dei vini francesi. A trainare l'export sono le imprese con oltre 50 milioni di fatturato che coprono il 54% del mercato internazionale del vino italiano.

"Non possiamo ancora valutare gli effetti che potranno avere possibili nuove chiusure nelle prossime settimane, anche se guardiamo con timore al periodo natalizio dovesse esserci una nuova stretta sulla socialità. Attendiamo le decisioni del governo per quel che riguarda il periodo natalizio", sottolinea il presidente di Federvini Micaela Pallini.

Dallo studio condotto da Trade Lab emerge come nel 2021 il consumo di cibi e bevande registrerà un fatturato di 66 miliardi di euro, in crescita del 22% rispetto al 2020 che aveva chiuso con 54 miliardi, ma ancora inferiore di 19 miliardi rispetto al 2019. (ANSA).

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