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Legacoop: soci resilienti a pandemia, tengono valori e conti (2)

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Secondo quanto si riscontra dall'analisi dei dati relativi alle oltre 10.500 cooperative aderenti a Legacoop, viene messo in evidenza nella Relazione di presentazione ai osci (con più di 456mila occupati, 7,4 milioni di soci e un valore complessivo della produzione superiore a 80 miliardi) come in confronto all'anno che ha preceduto la pandemia, i dati evidenziano un calo del valore complessivo della produzione del 2,7%, risultante da una media tra i settori che registrano flessioni più marcate come cultura, turismo e spettacolo (i più penalizzati dalle chiusure, -41,6%), i servizi (-9,0%), le cooperative sociali (-9,0%), di abitanti (-4,0%) e quelli che, al contrario, hanno messo a segno una crescita, come l'agroalimentare (+1,9%) e la distribuzione commerciale (cooperative di consumatori, +2,6%, e tra dettaglianti, +11,5%).

La distribuzione commerciale ha giocato anche un ruolo di traino nel determinare l'incremento complessivo dell'occupazione (+0,6% sul 2019). Se poi si restringe il campo di osservazione alle sole cooperative (escludendo cioè dai calcoli le società di capitali controllate dalle cooperative), il valore della produzione 2020 risulta addirittura in crescita del 3% rispetto al 2019.

Impatti differenti, oltre ai settori, riguardano la dimensione di impresa: la percentuale più elevata di cooperative che hanno registrato una crescita (55,6%) si riscontra nelle grandi imprese, mentre scende al 47,1% nelle piccole cooperative e al 33,2% nelle micro. Dinamiche analoghe si registrano anche relativamente al risultato operativo e all'utile di esercizio. Inoltre, nonostante la congiuntura decisamente sfavorevole, le cooperative aderenti, nel loro complesso, chiudono il 2020 rafforzando ulteriormente la loro dotazione patrimoniale.

(ANSA).

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