(ANSA) - BRUXELLES, 18 JUN - La Commissione Ue ha "già aperto
lo scorso 16 marzo su richiesta del governo italiano
un’indagine" anti dumping sul riso in arrivo da Birmania e
Cambogia, a cui erano stati tagliati i dazi da Bruxelles per
"portare la gente fuori dalla povertà". Lo ha ricordato il
portavoce della Commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstroem,
in risposta a chi gli chiedeva delle dichiarazioni di Matteo
Salvini sul blocco di navi di riso asiatico in arrivo nei porti
italiani. "Allo stesso tempo", ha aggiunto il portavoce, "gli
agricoltori Ue non devono pagare il prezzo" di questo sostegno
ai Paesi del Sud-est asiatico, per cui "i dazi possono essere
ripristinati" se necessario.
L'indagine della Commissione Ue è prevista dai meccanismi di
tutela messi in piedi in questo tipo di accordi commerciali: se
c'è una variazione significativa nei flussi delle esportazioni
verso il mercato europeo, con danni per i produttori Ue, si
possono far scattare le clausole di salvaguardia. Queste
consentono di reimporre tariffe doganali e limitare così le
importazioni in Europa. Il riso di Cambogia e Birmania, però,
non viene 'sbarcato' tanto in Italia quanto nei Paesi del Nord
Europa, in particolare Germania, Belgio e Olanda dove il consumo
di riso asiatico - quello col chicco allungato che viene
mangiato come contorno, con cui non si fa il risotto italiano -
è molto maggiore che nel Sud Europa. Questa varietà del riso,
l'indica, è tra l'altro diversa da quella originariamente
coltivata in Italia ma anche in Spagna, Portogallo e Francia, la
cui produzione è stata incentivata in Europa una decina di anni
fa.(ANSA).
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Riso: Ue, indagine antidumping già aperta a marzo
Su richiesta governo Italia. Dazi ripristinati se necessario