(ANSA) - BRUXELLES, 13 LUG - L'Italia non ha recuperato tutte
le multe delle quote latte dagli 'splafonatori', non assolvendo
così ai suoi obblighi. La Corte di giustizia Ue deve quindi
dichiararla inadempiente, una prospettiva che apre a una nuova
causa con il rischio di sanzioni. Sono le conclusioni a cui è
giunto l'avvocato generale della Corte Ue Eleanor Sharpston.
L'Italia deve infatti ancora recuperare, secondo i calcoli
della Commissione Ue che ha aperto una procedura d'infrazione
nel 2013, la somma di 1,343 miliardi di euro su 2,305 dai
produttori latte per gli sforamenti delle quote produttive dal
1995 al 2009. Per Bruxelles questo mancato recupero crea una
distorsione della concorrenza tra gli allevatori che hanno
pagato le multe e quelli che non lo hanno fatto, oltre a essere
"iniquo", come sostiene anche la Corte dei Conti italiana, per i
contribuenti. L'avvocato Ue ha quindi concluso, evidenziando
"impietosamente l'inefficacia, l'irrazionalità e la
farraginosità" della legislazione italiana, che "un
inadempimento in senso oggettivo sussiste. Se la sentenza della
Corte Ue seguirà le conclusioni odierne, l'Italia si dovrà
uniformare e, in caso di inottemperanza, si espone a una nuova
causa che potrebbe comportare una condanna al pagamento di
pesanti penali.(ANSA).
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Quote latte:avvocato Corte Ue,Italia non ha recuperato multe
Inadempiente con 'splafonatori', rischio nuova causa con penale