(ANSA) - BRUXELLES, 21 DIC - L'Italia è il paese europeo con
maggiore proporzione (il 20%) di aziende agricole con superficie
biologica dedicata ai legumi secchi. Il dato è una delle tante
curiosità che emergono dall'Annuario statistico dell'agricoltura
2016 pubblicato da Eurostat. Nell'anno internazionale dei legumi
della FAO il rapporto dedica un capitolo specifico a questa
coltura, che dal 2013 al 2015 ha guadagnato il 64% di superfici
nell'Ue grazie alla riforma della politica agricola comune
(Pac). Le colture che fissano l'azoto nei terreni (come i legumi
secchi) sono una delle opzioni disponibili nell'ambito delle
pratiche "verdi" promosse dalla Pac, alla cui applicazione è
vincolato il 30% degli aiuti diretti Ue agli agricoltori.
Per quanto riguarda i legumi, l'Italia si posiziona bene
anche per il valore della produzione, di poco inferiore ai 100
milioni di euro, al quarto posto nell'Ue dopo Polonia, Francia e
Regno Unito. Ma, a differenza dei primi due paesi, il risultato
è stato ottenuto senza sussidi accoppiati alla produzione. Il
rapporto Eurostat conferma la tendenza al consolidamento
strutturale (meno aziende ma più grandi) dell'agricoltura sia in
Europa che nella penisola, dove si registra la diminuzione
dell'impiego di alcuni fertilizzanti. Resta il primato olandese
nelle orticole e spagnolo sulla frutta, con l'Italia
rispettivamente al terzo e al secondo posto per valore della
produzione.(ANSA).
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Agricoltura, l'Italia leader Ue per legumi bio
Eurostat:nuova Pac incoraggia aumento superfici del 64% dal 2013