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Pesca:Parlamento Ue;controlli e sanzioni uniformi in settore

Eurodeputati chiedono trattamento equo per pescatori europei

Redazione Ansa

(ANSA) - STRASBURGO, 25 OTT - Il Parlamento europeo ha chiesto, a grande maggioranza oggi a Strasburgo, "che le norme comunitarie in materia di pesca siano applicate in modo uniforme a tutti i pescatori europei: vanno dalle procedure di controllo sulle dimensioni delle maglie e delle catture alle sanzioni in caso di violazioni".

Nel testo, gli europarlamentari raccomandano controlli obbligatori sull'intera catena di produzione, assegnando la responsabilità del controllo in mare ad un unico organo amministrativo in ogni Stato membro, in modo da evitare sovrapposizioni, e la standardizzazione delle sanzioni, precisando di preferire le sanzioni economiche, comprese le sospensioni temporanee dell'attività, a quelle penali.

Nell'Ue infatti, alcuni Stati membri organizzano controlli lungo l'intera filiera mentre altri controllano solo determinati fasi della catena. Anche il livello di infrazione varia da uno Partner all'altro con l'applicazione di sanzioni amministrative o di natura penale a seconda del Paese.

Nel caso dell'Italia va detto che i controlli vengono applicati dal mare al piatto e sono previste sanzioni sia amministrative che penali. Da luglio in caso di infrazione le sanzioni sono state portate fino a 150mila euro. Nella sua risoluzione il Parlamento Ue chiede all'Agenzia europea di controllo della pesca e agli istituti di formazione nazionali di introdurre una formazione di base per gli ispettori della pesca. Ma anche l'uso di nuove tecnologie di monitoraggio e di trasmissione dell'informazione in tempo reale per migliorare la sorveglianza marittima, tramite strumenti tecnicamente compatibili in tutti i paesi dell'UE.

Il testo è stato approvato con 581 voti a favore, 59 contrari e 48 astensioni. Il documento, precede la revisione della normativa europea sui regime di controllo che risale al 2009. La nuova proposta della Commissione europea è attesa, secondo quanto si apprende, nella seconda metà del 2017 per essere applicata non prima della fine del 2018 e più facilmente nel 2019.

Secondo gli studi effettuati dalla Commissione europea, le violazioni della normativa europea si concentrano soprattutto nella fase successiva la cattura, di qui l'importanza di controllare l'intera filiera. (ANSA).

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