(ANSA) - BRUXELLES, 30 GIU - Accordo tra i negoziatori del
Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri dell'Ue per
vietare le pesca nelle acque profonde, oltre gli 800 metri.
L'obiettivo: proteggere un habitat particolarmente fragile, i
cui stock ittici sono depauperati, dove sono presenti spugne e
coralli insieme ad altre specie che si riproducono lentamente.
Il compromesso, raggiunto dopo quattro anni di negoziati,
dovrà ora ottenere l'imprimatur delle rispettive istituzioni
europee. Le nuove norme si applicano ai pescherecci che operano
nell'Atlantico del Nord-est e in alcune aree dove la pesca
d'altura veniva già attuata in periodi precedenti.
Tra le novità, c'è appunto il bando completo delle reti da
strascico al di sotto degli 800 metri nelle acque dell'Ue. Negli
ambienti marini vulnerabili il divieto per la pesca a strascico
é invece limitato a 400 metri di profondità, e i pescatori
saranno tenuti a riferire il numero di spugne o coralli
catturati in quanto, raggiunto un determinato quantitativo,
dovranno passare ad altre zone di pesca.
"Sono contento dell'accordo raggiunto oggi - ha commentato il
commissario europeo per la pesca e la protezione dell'ambiente
Karenu Vella - in quanto "e' un compromesso equilibrato" in
grado di proteggere quegli habitit, e a ""porre fine ad una
situazione d'incertezza per i pescatori europei".
Ora l'intesa informale dovrà essere approvata dal Consiglio
dei ministri Ue e dalla Commissione pesca del Parlamento europeo
prima di passare al voto all'Assemblea plenaria a novembre.
(ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Parlamento e Stati Ue vietano pesca acque profonde Atlantico
Intesa dopo 4 anni negoziati, ora imprimatur istituzioni Ue