Ogm: Greenpeace, Bruxelles blocca regole sotto pressione Usa
Ambientalisti,parere legale su nuove tecniche biotech insabbiato
(ANSA) - BRUXELLES, 21 APR - "A seguito di costanti pressioni
da parte del governo degli Stati Uniti, la Commissione europea
ha chiuso da mesi nel cassetto il parere legale che conferma che
gli organismi geneticamente modificati (ogm) prodotti mediante
'gene-editing' e altre nuove tecniche biotech, ricadono nella
normativa Ue sugli ogm". La denuncia arriva da Greenpeace, CEO e
GeneWatch, sulla base di una serie di documenti interni della
Commissione europea, ottenuti grazie alla normativa europea di
accesso agli atti.
"In gioco ci sono questioni fondamentali di fiducia
dell'opinione pubblica e trasparenza, e la Commissione europea
deve agire di conseguenza" afferma Franziska Achterberg
dell'ufficio Ue di Greenpeace. L'esecutivo Ue "deve uscire allo
scoperto e affermare chiaramente che le tecniche di gene-editing
sono ingegneria genetica" afferma Federica Ferrario, di
Greenpeace Italia. "I cittadini europei hanno il diritto di
essere rassicurati sul fatto che la Commissione applicherà le
norme degli ogm a tutti questi prodotti, indipendentemente da
come sono stati realizzati" spiega Ferrario.
Secondo quanto riferisce l'organizzazione ambientalista, "i
documenti mostrano che le pressioni degli Stati Uniti si
concentrano sulle potenziali barriere non tariffarie relative
all'applicazione delle norme europee sugli ogm, e suggeriscono
che l'Ue dovrebbe ignorare gli standard di protezione per la
salute e l'ambiente in materia di ogm, per spianare invece la
strada al Ttip", cioè l'accordo commerciale attualmente in fase
di negoziazione fra Ue e Usa. (ANSA)
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