(ANSA) - BRUXELLES, 9 FEB - "L'aumento temporaneo e limitato
di una quota extra di forniture di olio d'oliva da parte della
Tunisia risponde all'impegno dell'Ue di sostenere l'economia del
Paese" in grave crisi dopo gli attacchi terroristici e "questo
aumento non sarà significativo e non avrà un impatto negativo
sui produttori europei". Così Daniel Rosario, portavoce per
agricoltura e commercio della Commissione europea, risponde
all'ANSA, in merito alla proposta Ue di import extra a dazio
zero dalla Tunisia di 35mila tonnellate l'anno per il 2016 e il
2017.
La Commissione europea ricorda come l'Europa sia già
costretta a comprare olio d'oliva dai Paesi terzi e che l'Italia
nello specifico sia il più grande importatore dell'Ue di olio
d'oliva, principalmente dagli altri Stati membri, ma anche da
Paesi extra Ue, per soddisfare la sua domanda interna e il suo
export.
Le stime ufficiali del raccolto europeo, secondo l'esecutivo
Ue, confermano "la necessità di importare", con "una produzione
di 2 milioni e 50mila tonnellate di olive, cioè 500mila
tonnellate in più dell'anno precedente, ma il terzo raccolto più
basso degli ultimi sette anni" riferisce Rosario. Di conseguenza
questa quantità "non consentirà agli stock Ue di recuperare,
rimanendo ben al di sotto la media storica".
Inoltre "secondo dati provvisori, l'import di olio d'oliva a
gennaio è stato inferiore a quello dello scorso anno e
costituisce una proporzione molto bassa rispetto alle
disponibilità dell'Ue" prosegue Rosario, secondo cui la
proporzione dell'import di olio d'oliva tunisino in particolare
"rappresenta meno del 4% di quello consumato dall'Ue".
L'Italia nello specifico "è un mercato in deficit e ha
bisogno di importare per coprire i bisogni del suo mercato
interno e del suo export", spiega il portavoce della Commissione
europea, ricordando che la penisola ha prodotto 461.200
tonnellate nel 2013/2014 ma solo 222.000 tonnellate nel
2014/2015. Il nostro Paese "è il maggiore importatore Ue di olio
d'oliva - afferma Rosario - e circa il 10% arriva da Paesi terzi
(il resto dagli Stati membri dell'Ue), per fare fronte al suo
consumo nazionale (620mila tonnellate nel 2013/2014 e 553.400
tonnellate nel 2014/2015) e al suo export".
"Considerando che nel 2014/2015 il consumo di olio d'oliva in
Italia si stima di 553.400 tonnellate, l'import da Paesi terzi
(61.400 tonnellate), rappresenta circa l'11% del consumo totale
dell'Italia", conclude il portavoce della Commissione Ue.
In sostanza, il contingente di olio d'oliva tunisino extra di
35mila tonnellate l'anno per 2016 e per il 2017, al vaglio della
plenaria del Parlamento europeo il prossimo 25 febbraio, sarebbe
comunque assorbito dall'industria italiana ed europea. Fra
l'altro, un rischio da considerare per gli europei, se non
facilitassero l'import dei tunisini, sarebbe che questi si
rivolgerebbero ad altri mercati terzi, finendo poi in
competizione diretta con il nostro export.(ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Olio:Commissione Ue,no impatto negativo extra export Tunisia
Italia già primo importatore tra i 28 per consumi interni-export