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Agricoltura: Italia, quasi metà aziende perse in 10 anni

Eurostat, in Ue è una su quattro. Più imprenditori over 65

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 26 NOV - L'Italia ha perso quasi la metà delle sue imprese agricole (-48,6%) nell'arco di dieci anni, fra 2003 e 2013, mentre l'area dei terreni impiegati è calata solo del 7,8%. Lo riferisce Eurostat, secondo cui nel 2013 c'erano almeno 10,8 milioni di agricoltori nell'Unione europea, che ha registrato una perdita di oltre quattro milioni di aziende rispetto al 2003, più di una su quattro, mentre l'area coltivata è rimasta sostanzialmente stabile.

Gli agricoltori europei e italiani si confermano in là con gli anni. Quasi un imprenditore su tre è over 65 nell'Ue (31,1%), il 39,7% in Italia, che si piazza al quarto posto in questa categoria. Il record in questa fascia di età tocca ai portoghesi (50,1%), seguiti dai romeni (41%) e ciprioti (40%).

All'altro estremo si collocano tedeschi (6,5%), austriaci (8,6%), polacchi (9,6%), finlandesi (10,2%), francesi (12,4%) e lussemburghesi (14,4%). In Italia gli under 35 sono ancora solo a quota 4,5%, fra i 35 e i 44 anni al 10,8%, fra i 55 e i 64 anni al 23,3%. L'Italia si piazza al settimo posto per quantità di terreni agricoli rispetto al totale dell'Ue (6,9%), che si concentrano soprattutto in Francia (15,9%) e Spagna (13,4%), seguite da Gran Bretagna (9,9%), Germania (9,6%), Polonia (8,3%) e Romania (7,5%). Se il numero di aziende nell'Ue è calato, la media di terreni per impresa agricola è cresciuta, con una media di 16,1 ettari nel 2013, contro gli 11,7 ettari del 2003. Le maxi-aziende dell'Ue sono in Repubblica Ceca (133 ettari), Gran Bretagna (93,5 ettari) e Slovacchia (80,7 ettari), mentre la Francia si piazza al sesto posto e la Germania al settimo.

L'Italia è al ventesimo, poco sotto la media dei 28 di 16,1 ettari, mentre in fondo alla classifica si collocano Grecia (6,8 ettari) e Ungheria (9,5 ettari). (ANSA) Leggi l'articolo completo su ANSA.it