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Ogm: La Via (Ncd), Pe verso rigetto proposta su import

No a mercato Ue a macchia leopardo, a rischio industria mangimi

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 13 MAG - Scontro in vista fra Commissione europea e Europarlamento sulla proposta che lascia agli Stati membri la possibilità di decidere se limitare o proibire l'import di Ogm. In commissione ambiente all'Europarlamento "è cominciata la discussione fra i coordinatori dei gruppi politici ed emerge una posizione abbastanza netta verso un rigetto della proposta" dell'esecutivo Ue, ha riferito Giovanni La Via (Ncd), presidente della commissione ambiente, oggi a Bruxelles. Se a livello formale ci dovesse essere una chiara maggioranza politica in Europarlamento contro le nuove regole sugli Ogm, "sarò indicato come relatore in quanto presidente della commissione ambiente, per dare una risposta istituzionale dal Parlamento, e il nostro report sarà molto semplice e secco: il rigetto della proposta" ha aggiunto La Via.

"Il Ppe ha già deciso e per adesso informalmente c'è una maggioranza chiara, ma i gruppi devono dirlo a livello ufficiale e poi la decisione sarà conseguente, perché in aula avremo un voto" ha riferito il presidente della commissione ambiente dell'Europarlamento. Per quanto riguarda i tempi, la posizione ufficiale dei gruppi sarà presa dalla riunione dei coordinatori "nel giro di due settimane" ha detto La Via. "Un mercato interno a macchia di leopardo - ha spiegato l'eurodeputato italiano dell'Ncd - sarebbe un mercato interno in cui non avremmo l'industria mangimistica in alcuni paesi, perché senza proteine vegetali - che oggi in stragrande maggioranza sono quasi esclusivamente Ogm - non avremmo un'industria mangimistica".

La normativa proposta dalla Commissione Ue, che lascerebbe a ogni singolo Paese l'ultima parola sull'importazione di Ogm, "avrebbe un impatto devastante per la nostra agricoltura - ha concluso La Via - perché sulla base delle opinioni prevalenti a livello nazionale rischieremmo di non avere più un'industria mangimistica in grado di alimentare i nostri allevamenti".

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