(ANSA) - BRUXELLES, 13 MAG - Si chiama "Territorio come
destino" il primo contributo degli agricoltori italiani alla
"Carta di Milano di Expo 2015. A presentarlo oggi a Bruxelles il
presidente della Confederazione italiana agricoltori (Cia) fiero
del lavoro sviluppato in molti mesi, frutto del pensiero di
migliaia di agricoltori, incontrati Regione dopo Regione, su
come "Nutrire il pianeta" di fronte alle grandi sfide del
futuro. Presenti anche Giovanni La Via (Ppe), presidente della
commissione dell'Europarlamento su ambiente, salute e sicurezza
alimentare, Michela Giuffrida (S&D) della commissione
agricoltura e coordinatrice della delegazione AgriUe a Expo,
Claudia Sorlini, presidente del comitato scientifico per l'Expo.
Il progetto che emerge dalla consultazione - dice Scanavino -
é di un'agricoltura "che sappia misurarsi con i tempi, fare
innovazione e scienza e nello stesso tempo sia in grado di
tutelare le proprie caratteristiche di biodiversità e qualità
italiana, ma anche che renda protagonisti gli agricoltori dello
sviluppo della società. Il tutto, nel rispetto per l'ambiente,
il cibo, la capacità produttiva e il valore di chi produce".
Dalle interviste sul terreno - precisa all'ANSA il presidente
della Cia - "emerge un'agricoltura che non chiede più
sovvenzioni, ma di mettere in relazione gli agricoltori più
deboli con quelli che fanno migliori performance affinché
l'industria agroalimentare, la cooperazione guardi anche a
quelle aree per la loro produzione o trasformazione. Quelli
della Pianura Padana devono invece poter beneficiare di
condizioni uguali ai colleghi della Baviera su costi del lavoro,
energia, burocrazia e fisco. Per capirci, a Brescia sciamo forti
come a Monaco ma ci penalizzano le condizioni di produzione".
Per il presidente della commissione ambiente Giovanni La Via
(Ppe), "non ci sarà futuro senza agricoltori e gli agricoltori
non possono demandare ad altri la produzione in quanto
garantiscono qualità, salubrità e sostenibilità ambientale". La
Via ha anche ricordato la grande sfida, "forse la più
importante, quella di superare gli sprechi alimentari,
soprattutto dalla distribuzione alla tavola".
Per elaborare il contributo degli agricoltori alla 'Carta di
Milano' - ha precisato l'eurodeputata della commissione
agricoltura Michela Giuffrida (S&d) - "la Cia ha utilizzato il
metodo giusto, quello della consultazione dal basso. Bisogna
fare in modo di lasciare una vera e propria eredità quando la
grande vetrina di Expo sarà conclusa: ossia che il cibo venga
riconosciuto come diritto dell'uomo". Giuffrida ha poi ricordato
che "la commissione agricoltura del Parlamento Ue si sposterà
dal 16 al 19 giugno all'Expo per un confronto sul terreno".
Duranti i lavori, un forte invito a rafforzare la relazione
tra il settore agricolo con il mondo della ricerca é giunto
dalla presidente del comitato scientifico italiano per Expo,
Claudia Sorlini. Per la scienziata, la grande scommessa é fare
in modo che "i risultati della ricerca frutto di finanziamenti
pubblici giungano alle piccole e medie imprese, mentre spesso -
ha spiegato - se ne appropriano le grandi multinazionali per
pochi soldi". Insomma, ha detto: "gli enti pubblici non devono
contribuire alla sola ricerca ma anche aiutarci a
trasferirla".(ANSA).
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Expo: Cia, contributo agricoltori italiani a 'Carta Milano'
Su'Territorio come destino'Scanavino, La Via, Giuffrida, Sorlini