(ANSA) - BRUXELLES, 11 MAG - C'è ancora una forte divisione
fra i 28 Stati membri sulla riforma del biologico, tema clou sul
tavolo del Consiglio agricoltura in corso a Bruxelles. Il
rischio è quello di un rinvio di una decisione a giugno, ma
soprattutto che la Commissione europea ritiri la sua proposta.
"Abbiamo preso atto delle diverse posizioni e l'orientamento
generale non consente una maggioranza qualificata" ha detto il
ministro dell'agricoltura lettone, Janis Duklavs, per la
presidenza di turno dell'Ue, al termine del primo giro di
tavolo.
"Continueremo a lavorare duramente su questo fascicolo per
avvicinarci o conseguire un orientamento generale" ha aggiunto
Duklavs, che punta a centrare un compromesso entro oggi. "Serve
un accordo bilanciato fra tutti i soggetti del settore biologico
- ha aggiunto il commissario europeo all'agricoltura, Phil Hogan
- che fornisca una semplificazione e certezza delle regole".
L'obiettivo è riuscire a sciogliere i nodi chiave, relativi
alla frequenza dei controlli sui produttori e sulla soglia delle
sostanze non autorizzate, su cui ormai si discute da mesi. Big
come la Germania e la Polonia premono per rinviare una decisione
al prossimo Consiglio dei ministri dell'agricoltura dei 28 a
giugno. Una mossa che secondo fonti Ue "non risolverebbe i
problemi sul tavolo", ma implicherebbe invece il rischio che la
Commissione Ue ritiri la sua proposta di riforma, "in assenza di
progressi significativi" sul dossier.
Sulla riforma del biologico, "sarà una giornata di dibattito
molto aperto" ma "sulle questioni fondamentali non vogliamo
arretrare". Questa la posizione del vice ministro delle
politiche agricole, Andrea Olivero, che aveva espresso al suo
ingresso al Consiglio dei ministri Ue dell'agricoltura a
Bruxelles. "I giochi sono aperti, vedremo cosa può essere fatto
in questa giornata. Speriamo oggi si possa stringere o fare un
passo decisivo in avanti" ha detto Olivero. Sui nodi chiave del
biologico per l'Italia "sarebbe grave tornare indietro". In
particolare per il vice ministro alle politiche agricole "i
controlli in questo settore sono decisivi: il biologico si basa
su un atto di fiducia fra le imprese e i consumatori. Se noi
questo patto lo lasciassimo blando, non daremmo nessuna garanzia
al settore". "Questo - ha aggiunto il viceministro alle
politiche agricole - cercheremo di spiegarlo a tutti i nostri
partner perché si possa addivenire ad una decisione saggia e
utile che possa rafforzare questo settore che é in crescita".
Anche per quanto riguarda la soglia di residui di pesticidi
"rimaniamo fermi nella nostra posizione perché crediamo che un
abbassamento di questo limite potrebbe creare una scarsa
credibilità di tutto il sistema" ha spiegato Olivero. "In questo
momento l'Europa non é autosufficiente per quanto riguarda i
consumi, le importazioni stanno crescendo, ma noi vogliamo che
rispettino criteri europei" ha concluso il vice ministro alle
politiche agricole ed é "importante che tutti i prodotti abbiano
lo stesso livello di rispetto e le medesime garanzie". (ANSA).
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Agricoltura:riforma bio;Ue,28 divisi rischio rinvio a giugno
Fonti,con ritardo possibile ritiro dossier.Olivero,giochi aperti