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Pesca: Ue, moratoria di 2 anni per divieto buttare scarti

Non saranno applicate sanzioni previste da primo gennaio

Redazione Ansa

(ANSA) - STRASBURGO, 28 APR - I pescatori avranno due anni di tempo in più per adattarsi al divieto di ributtare in mare il pesce di scarto pescato. Lo ha deciso il Parlamento Ue.

L'obbligo per i pescatori di sbarcare le catture indesiderate e non rigettarle in acqua è in vigore dal primo gennaio scorso per le specie pelagiche. Il disegno di legge approvato con 573 voti favorevoli, 96 contrari e 21 astensioni, modifica il regolamento "omnibus" sulle modalità per far rispettare il divieto e rimanda di due anni l'applicazione delle relative sanzioni.

"Le nuove regole obbligano i pescatori a sbarcare tutti i pesci catturati nel corso di una battuta di pesca", ha dichiarato il relatore, l'europarlamentare popolare francese Alain Cadec. "Sarà estremamente difficile da attuare, soprattutto per le multi-specie e per la pesca artigianale. La nostra preoccupazione comune è quella di preservare le risorse ittiche, pur mantenendo un'economia sostenibile. L'accordo che abbiamo raggiunto aiuta a mitigare alcuni degli effetti negativi delle nuove regole per i pescatori". Ci sarà quindi una moratoria di due anni prima dell'entrata in vigore delle sanzioni per il mancato rispetto dell'obbligo di sbarco.

Le nuove norme "sono urgenti - si legge nella nota diffusa dal Pe - poiché il divieto di rigetto è già in vigore dal primo gennaio 2015 per le specie pelagiche e il regolamento sull'"obbligo di sbarco" è necessario per armonizzare le sette normative in vigore a livello comunitario che sono ora in contrasto con le nuove regole. Il divieto di ributtare in acqua il pesce di scarto pescato si attuerà in modo graduale e per fasi tra oggi e il 2019. Dovrà ora essere il Consiglio dei ministri Ue ad approvare formalmente (ma non si prevedono particolari problemi) il testo della nuova normativa che sarà quindi pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea ed entrerà in vigore dopo tre giorni.

Durante l'iter parlamentare il testo ha subito anche altre modifiche in base alle quali la Commissione Ue dovrà redigere una relazione annuale sull'attuazione del requisito di sbarcare le catture indesiderate e l'obbligo di stivare separatamente le catture sotto misura è stato rimosso.

Inoltre, per i piccoli pescatori, l'obbligo di registrare le catture in un giornale di pesca è stato limitato alle catture di una specie superiore a 50 chili ed è stato previsto un meccanismo per prevenire lo sviluppo di un mercato parallelo per le catture non commercializzabili.

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