(ANSA) - BRUXELLES, 27 APR - Ore decisive per l'emergenza
Xylella a Bruxelles, dove dalle discussioni in corso degli
esperti dei 28 dipenderà o meno il via libera alle misure
straordinarie Ue per fermare il batterio killer degli ulivi.
L'esito della partita è incerto, e molto dipenderà dal pressing
della Francia, che teme per le sue viti, sugli altri paesi.
"Vedremo i risultati, e se ci sarà una decisione verrà presa
probabilmente domani", ha affermato il portavoce del commissario
Ue alla salute Vytenis Andriukaitis.
Dopo il nulla di fatto di marzo, anche la nuova riunione del
Comitato per la salute delle piante rischia infatti di fare da
una parte un nuovo buco nell'acqua, aumentando il rischio di
misure unilaterali in Europa come quelle drastiche già adottate
dalla Francia che bloccano l'importazione dalla Puglia di 102
specie di piante. E dall'altra di adottare rimedi "punitivi"
contro cui si è espresso ancora oggi il governatore della Puglia
Nichi Vendola, a cui è stata consegnata una petizione firmata da
oltre 20mila persone che chiede prove scientifiche prima di
abbattere gli alberi malati. "Queste firme sono una prova di
grande sensibilità per evitare che la lotta contro una malattia
insidiosa per gli ulivi possa generare risposte che fanno male",
ha dichiarato il presidente della Regione.
Nei giorni scorsi Vendola aveva già evidenziato con Bruxelles
le criticità delle misure sul tavolo europeo, tra cui
l'estirpazione di ogni pianta ospite nel raggio di 100m dagli
ulivi infetti e lo stop alle importazioni dai vivai pugliesi di
tutte le piante ospiti, in particolare la vite. Anche gli altri
nodi aperti restano sostanzialmente quelli di un mese fa, ovvero
i dettagli del piano di eradicamento e contenimento della
Xylella nel Salento e la maggiore o minore flessibilità delle
misure nella zona Nord e in quella Sud, incluse le dimensioni
(più o meno di 10 km) della zona cuscinetto. Il nuovo parere
dell'Efsa, infatti, secondo cui non ci sono prove che dimostrino
essere i funghi la causa primaria del disseccamento rapido degli
ulivi e non la Xylella, e le altre evidenze scientifiche finora
prodotte in Italia, non sono sufficienti per aiutare a
scioglierli.
Se si arriverà al voto in seno al Comitato domani, per
bloccare le misure della Commissione Ue serve una maggioranza
qualificata. Se la Francia portasse dalla sua anche la Germania,
oltre a Spagna, Grecia, Croazia e Portogallo già seriamente
preoccupate dall'epidemia di Xylella, i giochi - in qualunque
direzione - potrebbero essere fatti. "Mi aspetto che non ci
siano decisioni punitive", ha sottolineato Vendola, "vorremmo
evitare di subire scelte che aggravano la situazione".(ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Xylella: ore cruciali per decisione Ue, esito incerto
Pressing Francia, 28 ancora divisi, petizione-appello Vendola