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Italia a Ue, subito dibattito ad alto livello su zucchero

Su difficolà settore e misure straordinarie in vista fine quote

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 23 GEN - L'Italia invita la Commissione europea ad avviare da subito un dibattito ad 'alto livello' per ''esaminare la situazione attuale e futura del settore saccarifero in Europa". L'obiettivo: valutare eventuali misure straordinarie da adottare per assicurare una transizione senza problemi in vista della fine del sistema della quote nel 2017''.

Lo scrive l'Italia in un documento destinato al Consiglio dei ministri dell'agricoltura e della pesca dell'Ue in programma lunedì 26 gennaio a Bruxelles, allo scopo di sollevare le difficoltà in cui versa il settore bieticolo-saccarifero, come annunciato nei giorni scorsi dal ministro per le politiche agricole e alimentari Maurizio Martina.

Nel documento l'Italia sottolinea che il settore è attualmente confrontato alla riduzione del prezzo di vendita dello zucchero, una tendenza che secondo le previsioni continuerà in futuro. Basti pensare che dal gennaio 2013 all'ottobre 2014 i dati di mercato parlano di una caduta dei prezzi del 38,6% (a 453 euro tonnellata). Non solo. In un recente studio della Commissione europea sulle prospettive e sul reddito dei mercati agricoli dal 2013 al 2023, si legge che ''i prezzi dello zucchero Ue potrebbero cadere a 408 euro la tonnellata con la fine delle quote per il settore. Questa tendenza al ribasso è ripresa anche nelle previsione della Fao che confermano un ulteriore calo globale dei prezzi di produzione negli anni a venire''. Per l'Italia la situazione del comparto bieticolo-saccarifero è tale che ''il settore dello zucchero non avrà più la possibilità di concedere un prezzo sostenibile alle barbabietole con il rischio di non poter fornire le fabbriche della materia prima necessaria per operare in modo competitivo''.

Nel documento inviato al Consiglio Ue, l'Italia sottolinea anche "l'eccezionale disponibilità di zucchero sul mercato europeo, con scorte elevate e un record di produzione che si prevede sarà di circa 20 milioni di tonnellate nella campagna 2014-2015". Inoltre più di sei milioni di tonnellate di prodotto sono al di fuori della quota zucchero, a fronte di un consumo di circa tre milioni di tonnellate destinate all'esportazione e alla produzione di bioetanolo.

Per Roma quindi, diventa "necessario trovare adeguati sbocchi commerciali". Senza contare che nel contesto mondiale si registra da quattro anni un forte surplus con prezzi tra i più bassi dell'ultimo decennio.

Questa situazione di mercato - afferma con forza l'Italia - "sta causando un forte impatto sulla redditività delle imprese saccarifere con rischi per l'intera filiera: sia per i produttori di barbabietole da zucchero che per le aziende, con forti danni anche per l'occupazione diretta e indiretta".

(ANSA).

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