(ANSA) - BRUXELLES, 16 DIC - E' sotto la regia della
Presidenza italiana dell'Ue, in un clima molto positivo, che
nell'ultimo Consiglio dei ministri della pesca del 2014, oggi a
Bruxelles, si sono gettate le basi per avviare la nuova politica
comune per il settore, con una particolare attenzione alla
sostenibilità ambientale.
Particolarmente soddisfatto del lavoro svolto il
sottosegretario alla pesca Giuseppe Castiglione che sul fronte
italiano può sancire l'aumento - dopo sette anni - delle quote
per il tonno rosso e assicurare che nessuna nuova misura di
gestione verrà presa per la pesca del pesce spada. Ma anche
annunciare l'introduzione di nuovi strumenti per evitare
all'Italia di perdere i vecchi fondi strutturali 2007-2013 e la
messa in cantiere di un piano regionale per la pesca
artigianale. "Abbiamo avuto una grande responsabilità - ha
spiegato Castiglione - in quanto a noi spettava stabilire le
regole quindi trovare un giusto compromesso. Per questo abbiamo
lavorato alto per avere un ampio consenso sui punti più
qualificanti della nuova politica comune della pesca: il
raggiungimento del tasso di rendimento massimo sostenibile per
la pesca di ogni specie, e l'obbligo di sbarco di tutto il
pescato al di sopra di un certo quantitativo".
Intanto per le marinerie italiane arrivano buone notizie. In
primo luogo, il Consiglio Ue ha oggi sancito l'aumento della
quota di tonno rosso che l'Italia potrà pescare nel 2015,
passando da 1.950 a 2.302,8 tonnellate, rispetto ad una quota
totale europea di 9.302,92 tonnellate. "Finalmente - ha
commentato Castiglione - sul tonno rosso registriamo
un'inversione di tendenza per la prima volta dal 2007".
Ora - precisa il sottosegretario - parte una nuova stagione e
una nuova strategia per il settore: stiamo lavorando ad un piano
nazionale per la pesca artigianale che ci permetterà di dotarci
di tutti gli strumenti di programmazione e pianificazione che
stanno in linea con le regolamentazioni comunitarie, però
guardano alle nostre realtà locali.
Va detto anche che l'Italia giocando d'anticipo ha già
approvato un piano di gestione con i Partner Sud dell'Ue - di
cui ha fatto la regia - per la pesca di sardine e di acciughe in
linea con la nuova riforma del settore. E proprio sfruttando le
nuove regole le marinerie italiane dal primo gennaio 2015
saranno esentate dall'obbligo di sbarco per i quantitativi
minimi pescati.
Novità importanti anche sul fronte dei fondi strutturali. Per
evitare di perdere risorse sugli aiuti stanziati dal Fondo
europeo della pesca (Fep) 2007-2013, Castiglione ha annunciato
di stare adottando una strategia per aumentare il livello di
cofinanziamento comunitario dei programmi, dal 50% al 75%. Il
restante 25% verrebbe diviso tra Stato e Regione che
parteciperebbero nella misura del 12,5% ciascuno.
Insomma, si sta presentando un'occasione unica per una
lungimirante programmazione del settore anche grazie alle nuove
misure di gestione sull'utilizzo dei fondi 2014-2020. "Vogliamo
dare un segnale a chi vuole investire a chi vuole diversificare
- ha concluso Castiglione - aggiungendo: lavoreremo anche su
progetti di acquacoltura, e pesca-turismo. Dalle Regioni ci
aspettiamo sinergia e collaborazione. (ANSA).
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Consiglio Ue: con regia italiana avvio riforma pesca
Castiglione, sale quota tonno rosso,novità per fondi strutturali