(ANSA) - BRUXELLES - Offensiva finale del presidente Ue e
ministro delle politiche agricole e della pesca, Maurizio
Martina, a Bruxelles, per l'ultimo Consiglio dei ministri
dell'agricoltura sotto presidenza italiana dell'Ue.
La sessione ministeriale si presenta particolarmente
difficile in quanto l'Italia punta ad ottenere delle conclusioni
politiche per favorire l'accesso di giovani produttori
all'imprenditoria, con la creazione anche per loro uno speciale
'Erasmus'.
L'Italia cercherà anche di fare approvare delle linee guida
comuni sul futuro del biologico per salvaguardare l'enorme
lavoro realizzato dalla Presidenza per riformare il settore in
Europa.
La riforma del biologico resta in bilico: il ritiro della
proposta, o la sua modifica, sono già iscritti nella bozza del
programma della nuova Commissione europea. Il neocommissario Ue
alla Pac, Phil Hogan, ha però dichiarato ''che la decisione
sulla riforma bio dipenderà dai lavori del Consiglio di
domani''. Sul sostegno ai giovani agricoltori, l'Italia sembra
decisa a sottoporre il documento al voto del Consiglio potendo
contare su una maggioranza di Stati membri a favore.
L'obiettivo: affermare che i giovani agricoltori e il
ricambio generazionale sono fondamentali per la sostenibilità e
la competitività a lungo termine dell'agricoltura europea. Gli
agricoltori - si legge nella bozza - ''hanno bisogno di sostegno
per gli investimenti iniziali, l'accesso ai prestiti, la terra,
la consulenza aziendale e la formazione''.
Nel documento si invita quindi la Commissione Ue a
coinvolgere la Banca europei per gli investimenti (Bei) al fine
di favorire il credito ai giovani produttori che vogliono
investire sull'attività dell'impresa, compresi gli investimenti
fondiari.
L'Italia pensa anche ad un Erasmus di breve durata, dove i
giovani agricoltori potrebbero partecipare grazie alla Rete
rurale nazionale ed europea. Sul fronte dell'agricoltura
biologica, nonostante la Presidenza abbia effettuato 13 riunioni
tecniche e numerose modifiche alla proposta della Commissione
Ue, si è sempre scontrata contro una minoranza di blocco di
Stati membri che chiedono il ritiro della proposta. Sono
Germania, Austria, Danimarca, Regno Unito, Polonia, Olanda e
Repubblica Ceca.
L'Italia presenterà quindi un rapporto sul lavoro svolto e
delle linee guida politiche che potrebbero modificare la
proposta attuale o essere introdotte in un nuovo testo. Tra i 21
dossier iscritti all'agenda dei lavori, c'é anche l'adozione
delle conclusioni del Consiglio Ue sul tasso di errore nelle
spese agricole dove si chiede alla Commissione Ue di
semplificare procedure e controlli, ridurre costi di gestione e
controllo, e un sistema delle spese agricole più efficiente.
Roma chiederà anche ai partner europei di pronunciarsi su
come contrastare le difficoltà che sta incontrando il settore
lattiero-caseario in Europa, in vista della fine delle quote
latte, il 31 marzo 2015, delle difficoltà legate all'aumento
delle produzioni e delle conseguenze dell'embargo russo. (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Offensiva Martina su giovani e bio a Bruxelles
Crediti e nuovo Erasmus per giovani, linee guida per riforma bio