(ANSA) - BRUXELLES, 17 NOV - A nome del Consiglio dei
ministri dell'Ue, i Rappresentanti permanenti degli Stati membri
hanno deciso di non ricorrere alla riserva di crisi nel bilancio
agricolo Ue 2015, per finanziare le misure di aiuti ai
produttori agroalimentari europei colpiti dall'embargo russo.
Questa posizione comune rientra nel più ampio negoziato con il
Parlamento europeo sul bilancio 2015, in corso a Bruxelles.
Lo rendono noto fonti del Consiglio Ue.
La posizione degli Stati membri diventerà effettiva se i
negoziatori dell'autorità di bilancio (Consiglio e Parlamento
Ue) riusciranno a sciogliere i nodi ancora esistenti, in
particolare sul modo di recuperare i ritardi accumulati dall'Ue
sui pagamenti dovuti agli Stati membri. In caso di mancato
accordo tra le due istituzioni, la Commissione europea dovrà
presentare un nuovo progetto di bilancio per il prossimo anno.
La riserva di crisi é finanziata dagli stessi agricoltori
prelevando i fondi dai pagamenti che ricevono dall'Ue. Se
passerà la decisione di non far pesare sulla riserva il costo
delle misure di sostegno ai produttori colpiti dall'embargo
russo, gli agricoltori eviteranno di essere penalizzati due
volte.
Evitare di toccare la riserva dei produttori Ue sarebbe
possibile grazie ad un minor costo sulle misure preventivate per
limitare i danni del bando russo, e a delle maggior entrate per
il bilancio della Pac nel 2015. (ANSA).
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Ucraina: Consiglio Ue,no tagli budget Pac per embargo Russia
Posizione Consiglio in negoziato con Parlamento su budget 2015