(ANSA) - BRUXELLES, 11 NOV - Via libera della Commissione
ambiente dell'Europarlamento alla nuova normativa che prevede la
possibilità per i 28 Stati membri di limitare o bandire la
coltivazione di Organismi geneticamente modificati (Ogm) sul
proprio territorio anche se autorizzata a livello Ue. La novità
rispetto al testo iniziale è l'inserimento, nell'elenco delle
motivazioni alle quali possono ricorrere gli Stati membri per
imporre lo stop agli Ogm, del criterio "ambientale". Il nuovo
testo della normativa che dà la possibilità ai singoli Stati
membri di limitare o bandire la coltivazione di Organismi
geneticamente modificati (Ogm) sul proprio territorio e proposto
dalla relatrice belga, Frédérique Ries (Alde), è stato approvato
con 53 voti a favore, 11 contrari e due astensioni.
Il criterio 'ambientale' aggiunto dalla commissione del Pe
tra quelli che possono essere invocati per applicare uno stop
nazionale agli Ogm si aggiunge a quelli socioeconomici, di uso
dei terreni e pianificazione urbana già contemplati dalla norma.
I negoziati con la presidenza italiana del Consiglio Ue per
trovare un accordo di compromesso sul testo finale della
direttiva "partiranno questo pomeriggio", riferisce su twitter
il portavoce della commissione ambiente dell'Europarlamento,
Baptiste Chatain. Un chiaro segnale dell'importanza che riveste
questo dossier per l'Italia, intenzionata a chiudere la partita
prima del termine del suo semestre di presidenza dell'Unione
europea.
Soddisfazione è stata espressa da Greenpeace. Secondo
l'organizzazione il voto di oggi in Commissione ambiente
dell'Europarlamento "che fornisce agli Stati membri basi legali
solide per bandire la coltivazione di Ogm dai propri territori,
rendendo difficile per l'industria biotech contrastare i bandi
nazionali nei tribunali". "I parlamentari hanno radicalmente
migliorato il testo adottato dal Consiglio che era stato
fortemente influenzato dalla linea pro Ogm del governo
britannico" afferma Marco Contiero, direttore per le politiche
agricole di Greenpeace Ue, complimentandosi con gli eurodeputati
"perché assicurano ai cittadini europei un'agricoltura e un
ambiente privi di Ogm".
L'Europarlamento "ha reintrodotto il diritto degli Stati
Membri di vietare la coltivazione di Ogm per ragioni di
carattere ambientale, e ha limitato il ruolo centrale che i
ministri Ue volevano concedere alle aziende biotech durante la
predisposizione del bando" riferisce Greenpeace.
"Ora il ruolo della presidenza italiana sarà decisivo per
fare in modo che la proposta non venga annacquata e il testo non
si trasformi in un cavallo di Troia durante le negoziazioni in
sede di trilogo tra la Commissione, il Consiglio e il Parlamento
Ue" commenta Federica Ferrario, responsabile campagna
agricoltura sostenibile di Greenpeace Italia.
Il voto di oggi "mostra un ampio consenso fra i partiti
politici del Parlamento europeo su questo tema sensibile" ha
osservato dal canto suo Frédérique Ries, l'eurodeputata
liberaldemocratica belga relatrice della proposta di direttiva
sulla regolamentazione degli Ogm.
"Le misure adottate oggi assicureranno la flessibilità per
gli Stati membri di limitare, vietare (oppure no), le
coltivazioni di Ogm. Allo stesso tempo, abbiamo garantito un
processo chiaro di autorizzazione degli Ogm a livello Ue,
migliorando le tutele, con un ruolo chiave dell'Efsa, importante
per il gruppo dell'Alde".(ANSA).
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Europarlamento rafforza potere stop a Ogm dei singoli Paesi
Inserito 'criterio ambientale' fra motivazioni possibile blocco