(ANSA) - BRUXELLES, 8 APR - I negoziatori europei avranno
ancora 60 giorni di tempo per trovare un accordo, con i partner
mondiali, che tuteli su internet le indicazione geografiche dei
vini italiani ed europei di qualità dal rischio di frode e
sfruttamento improprio delle loro denominazioni. In gioco c'é
l'attribuzione dei nuovi domini web '.vin' e 'wine' proposti
dall'organismo mondiali che li regola, l'Icann. "Un rinvio che
va nella giusta direzione", commenta la Commissione europea
secondo cui la proroga dovrebbe consentire, a chi detiene dei
diritti sulle indicazioni geografiche e all'industria del vino,
di trovare un accordo con i candidati all'acquisizione dei
domini .vin e .wine". Si tratta quindi di mettere in atto entro
due mesi, "misure preventive per i vini a Indicazione geografica
evitando di mettere a rischio - dice Bruxelles - la
sopravvivenza e l'integrità di questo importante settore".
L'Esecutivo Ue assicura comunque che "continuerà a monitorare
la situazione da vicino per assicurarsi che il problema venga
risolto in modo soddisfacente". Per la Commissione Ue é comunque
chiaro che i domini .vin e .wine non potranno essere autorizzati
"fino a quando non sarà garantita la tutela dei diritti e degli
interessi dei produttori e dei consumatori di tutto il mondo".
Intanto il governo francese ha reso noto oggi di essere
pronto a richiedere una procedura interna d'appello all'Icann,
se l'organismo dovesse decidere di attribuire i domini .vin e
.wine, senza esigere l'applicazione di misure di protezione
delle indicazioni geografiche.
Riccardo Ricci Curbastro, a nome
della Federazione europea dei vini di origine (Efow), assicura
che "sono pronti a raddoppiare gli sforzi" per raggiungere un
accordo sull'attribuzione dei nuovi domini web '.vin' e '.wine'
proposti dall'organismo mondiale che li regola, l'Icann.
Tuttavia, se l'organizzazione dovesse attribuire i nuovi nomi
senza porre condizioni, l'Efow "prevede di presentare ricorso
contro le decisioni dell'Icann". Non solo.
La Federazione europea dei vini d'origine ribadisce anche
che, se la decisioni di autorizzare i domini .vin e .wine
dovesse essere presa senza tutelare le indicazioni geografiche,
"verrà organizzata una grande campagna di boicottaggio dei due
nomi e richiesta la loro messa al bando sul territorio
dell'Unione". I viticoltori europei infatti, che dal luglio 2013
hanno avviato le discussioni con i candidati ai nuovi domini,
non nascondono il loro scetticismo sul nuovo rinvio di 60 giorni
deciso dall'Icann per favorire un accordo: temono che
costituisca il segnale di una prossima autorizzazione di quei
domini, e questo non inciterebbe i candidati a trovare una
soluzione.
I viticoltori europei chiedono quindi ai loro Governi e alla
Commissione europea di sostenerli e di intervenire attivamente
nella preparazione del vertice mondiale sulla governance di
internet, che si terrà a San Paolo i prossimi 23 e 24 aprile.
(ANSA).
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Vino: Ue, bene rinvio Icann su decisione domini .vin e .wine
Ci sono solo 2 mesi per negoziare tutela Indicazioni geografiche