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Regioni Ue, il digitale è tra le priorità per le aree rurali

'Campagne non sono un museo, coinvolgere donne e giovani'

Regioni Ue, il digitale è tra le priorità per le aree rurali

Redazione Ansa

BRUXELLES - Agricoltura, mobilità, digitale e rinnovabili sono le priorità per le zone rurali, che dovranno vedere giovani e donne tra le categorie più coinvolte nella ripresa dalla pandemia, nonché avere più facile accesso ai fondi europei. Sono questi i contenuti del parere sulla strategia per le aree rurali presentato alla plenaria del Comitato europeo delle Regioni dallo spagnolo Manuel Moreno Bonilla (Ppe) durante il dibattito con la vicepresidente della Commissione Ue, Dubravka Šuica, e il commissario per l'Agricoltura, Janusz Wojciechowski.

Secondo i rappresentanti degli enti locali, le zone rurali "non sono un museo" ma "possono dare posti di lavoro" e "diventare più allettanti per tutte le generazioni" se miglioreranno gli standard di vita. D'accordo anche Wojciechowski, secondo il quale il Comitato "contribuirà a garantire che la complessità e la varietà delle esigenze regionali siano affrontate nell'ambito della visione" Ue.

Al dibattito ha preso la parola anche Simona Neri (Pd), sindaca di Laterina Pergine Valdarno (Arezzo), che partecipa al programma per i giovani locali 'Young elected politicians' (Yep) del Comitato. Neri ha portato l'esempio della startup 'Smartway' che organizza dei periodi di "workation", ovvero il telelavoro in alcuni dei borghi più belli d'Italia. "È un'iniziativa importante perché ha un grande impatto economico sul villaggio in bassa stagione e perché ha anche un impatto sociale in quanto persone con esperienze completamente diverse stanno insieme e si confrontano", inoltre "digitalizza il borgo", ha spiegato.

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