BRUXELLES - Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca non hanno adempiuto ai loro doveri, stabiliti dal diritto dell'Unione, rifiutandosi di applicare il meccanismo provvisorio e temporaneo di ricollocamento obbligatorio dei richiedenti asilo. Lo scrive l'avvocato generale della Corte di giustizia Ue, Eleanor Sharpston, nelle sue conclusioni sul ricorso della Commissione europea contro i tre Paesi di Visegrad. Le conclusioni non pregiudicano in alcun modo la sentenza della Corte, ma spesso ne preannunciano il contenuto.
Leggi l'articolo completo su ANSA.itCorte Ue, paesi Visegrad inadempienti su ricollocamenti
Lo scrive l'avvocato generale della Corte di giustizia Ue