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L'Ambasciata d'Italia in Belgio alla 'Giornata del Contemporaneo'

Quadri e foto ospitate nella residenza diplomatica a Bruxelles

L'Ambasciata d'Italia in Belgio alla 'Giornata del Contemporaneo'

Redazione Ansa

BRUXELLES - L'Ambasciata d'Italia a Bruxelles ha ospitato lo scorso 6 dicembre la presentazione della17a Giornata del Contemporaneo, promossa da Amaci, l'Associazione dei Musei di Arte Contemporanea in Italia, estesa anche all'estero grazie alla collaborazione con Mic e Maeci: con l'iniziativa alcune opere di arte contemporanea saranno esposte presso la Residenza dell'Ambasciatore Genuardi e visionabili in occasione di eventi istituzionali per valorizzare l'arte contemporanea italiana.

In occasione di tale appuntamento, saranno dunque esposte presso la Residenza due opere di Massimo Vitali, uno dei fotografi italiani più conosciuti al mondo per le sue foto che raccontano la bellezza paesaggistica dell'Italia, nonché due opere di arte contemporanea in dialogo tra loro sui temi del riutilizzo degli oggetti e dei materiali della vita quotidiana: le due autrici sono l'italiana Serena Fineschi e la belga Arlette Vermeiren, la cui circuitazione è stata resa possibile grazie ad una collaborazione tra l'Ambasciata, l'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, la Centrale for contemporary art di Bruxelles e la Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia.

Tale collaborazione si inserisce nel quadro della mostra di 12 artiste italiane e belghe, incluse Fineschi e Vermeiren, "La vie materielle", che verrà inaugurata oggi alla Centrale di Bruxelles, un'antica centrale elettrica nel cuore della capitale belga riconvertita in centro per l'arte contemporanea, e che sarà aperta al pubblico fino a fine marzo 2022.

Alla presentazione dell'iniziativa promossa da Amaci - nel corso del quale l'Ambasciatore Genuardi ha sottolineato l'importanza della diplomazia culturale italiana e del dialogo con il Belgio anche con riguardo all'arte contemporanea - hanno partecipato la curatrice della Fondazione Palazzo Magnani, Marina Dacci, e la curatrice della Centrale, Carine Fol.

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