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L'esempio di mobilità di Bologna in gara sui social

Campagna di sicurezza stradale "30logna" per limite di velocità

Redazione Ansa

BRUXELLES - Fare informazione e pressione politica perché Bologna diventi la prima "città30" d'Italia, su iniziativa di alcuni privati cittadini che a luglio 2021 hanno deciso di lanciare la campagna per introdurre il limite di 30 km/h. È la campagna di sicurezza stradale "30logna", selezionata a livello europeo fra oltre 640 azioni registrate in occasione della MobilityWeek a settembre e da oggi, per una settimana, in competizione online con gli altri progetti finalisti per attirare maggiormente l'attenzione sui social media.

"Bologna è nata per far conoscere ai cittadini bolognesi i vantaggi di questo modo di concepire lo spazio urbano che è già realtà in Spagna, Francia, Belgio, Finlandia, Austria, Svizzera e tanti altri Paesi europei e che porta meno incidenti, vittime, traffico, rumore inquinamento e a una maggiore vivibilità", spiega Alice Fanti, presidente di Salvaiciclisti Bologna, capofila delle oltre 30 associazioni che supportano la campagna. "I risultati e le statistiche sono sorprendenti e non c'è motivo per rimandare il cambiamento verso una città più a misura di persone".

I promotori stanno raccogliendo le firme dei sostenitori. Tra questi c'è anche il nuovo sindaco di Bologna, Matteo Lepore (Pd), che ha firmato a luglio e ha poi inserito il progetto nel programma elettorale.

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