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Ue a Italia, va fatto di più contro l'inquinamento da nitrati nell'acqua

Rapporto 2016-19 su Direttiva, intervenire nei punti critici

Redazione Ansa

BRUXELLES - L'Italia deve fare di più contro l'inquinamento delle acque da nitrati, in alcuni "punti critici" del suo territorio. Emerge dal rapporto della Commissione europea sulla applicazione della Direttiva nitrati per il triennio 2016-19. La relazione indica che nell'Ue l'inquinamento da nitrati, di cui oltre l'80% viene dall'attività agricola, è diminuito dagli anni Novanta a oggi, ma i progressi negli ultimi dieci anni sono stati molto lenti.

L'Italia, insieme a Francia, Portogallo e altri quattro Paesi sono indicati tra quelli in cui "l'inquinamento non è sufficientemente affrontato" relativamente ad "alcuni punti critici". L'Italia, si ricorda nel documento, è in infrazione per la designazione delle zone vulnerabili in Piemonte e Lombardia. La situazione è più grave in altri Paesi, che devono "adottare urgentemente misure", si legge nel rapporto: Belgio, Repubblica ceca, Lussemburgo, Spagna, Paesi Bassi e Germania, "sono i più lontani dagli obiettivi fissati dalle norme Ue"

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