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Europol, Anversa nuova porta del traffico di cocaina in Ue

Onu, mercato europeo da oltre 4,5 milioni di clienti

Europol, Anversa nuova porta del traffico di cocaina in Ue

Redazione Ansa

BRUXELLES - Anversa è la nuova porta d'ingresso per il traffico di cocaina in Europa, mentre si riduce il ruolo dei porti italiani e spagnoli. Questo quanto emerge dal rapporto "Cocaine Insights" prodotto dall'Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (Unodc) e Europol. Stando all'agenzia di polizia europea anche l'equilibrio nei Paesi produttori sarebbe cambiato con una riduzione del ruolo della Colombia a favore del Brasile e del Centro America.

Le quantità di droga in arrivo in Unione europea sarebbero in continua crescita per soddisfare un mercato da oltre 4,5 milioni di clienti, stando all'Ufficio delle Nazioni Unite. Ad approfittare della frammentazione del panorama criminale in Colombia, ed in particolare della smobilitazione dell'organizzazione paramilitare Autodefensas Unidas de Colombia (Auc) i cui legami con l'Italia erano facilitati dalla discendenza italiana di uno dei suoi leader, sarebbero stati in particolare le reti criminali di lingua albanese e dei Balcani occidentali.

L'epicentro del mercato della cocaina in Europa si sarebbe quindi spostato verso nord, con un rapido aumento dell'arrivo di spedizioni via container nei porti del Belgio e dell'Olanda. Ruolo chiave è giocato dal porto di Anversa in cui nel 2020 i sequestri di cocaina hanno raggiunto le 65,6 tonnellate, oltre 5 volte la cifra dei porti di Valencia o Gioia Tauro. Legato al boom del mercato della cocaina anche un aumento del numero di omicidi, sparatorie, attentati dinamitardi, incendi dolosi, rapimenti, torture e intimidazioni. Cambia anche la natura degli episodi di violenza legati al narcotraffico che si concentrano nei grandi centri urbani e fuori dalle zone tradizionalmente ad infiltrazione criminale.

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