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Nuove linee guida per gli aiuti di Stato alle Regioni

Su base Green deal e digitalizzazione, al via da gennaio 2022

Nuove linee guida per gli aiuti di Stato alle Regioni

Redazione Ansa

BRUXELLES - Via libera della Commissione europea alle nuove linee guida in materia di aiuti di Stato a finalità regionale che stabiliscono le norme in base alle quali gli Stati membri possono concedere aiuti alle imprese per sostenere lo sviluppo economico delle aree svantaggiate garantendo parità di condizioni in Ue. Le nuove linee guida entreranno in vigore dal primo gennaio 2022 e, per la prima volta, sono aggiornate sulla base del Green deal europeo e delle nuove strategie industriali e digitali.

Tra gli elementi principali, l'aumento della copertura complessiva degli aiuti a finalità regionale al 48% della popolazione Ue (prima era il 47%), l'aumento di bonus per Pmi, regioni ultraperiferiche, zone di confine, aree svantaggiate nella transizione energetica e aree in corso di spopolamento. In generale, viene semplificata la struttura degli aiuti e chiarita la terminologia. Le nuove mappe degli aiuti regionali valgono per il periodo 2022-2027 ed è prevista una revisione intermedia nel 2023.

Gli Stati membri avranno una maggiore flessibilità per assegnare le cosiddette "aree" non predefinite "sulle mappe: oltre ai criteri già in vigore, Bruxelles ha introdotto una semplificazione per consentire agli Stati di assegnare facilmente la qualifica 'C-area non predefinita" alle cosiddette aree di 'transizione giusta', che si trovano ad affrontare particolari sfide. Si prevede poi l'aumento dell'intensità massima degli aiuti per sostenere gli obiettivi del Green Deal e della transizione digitale, con incentivi aggiuntivi per gli investimenti nelle aree svantaggiate.

Secondo la vicepresidente dell'esecutivo comunitario, Margrethe Vestager, le linee guida "consentiranno agli Stati membri di sostenere le regioni europee meno favorite" e "ridurre le disparità", raggiungendo gli obiettivi di coesione "al centro della nostra Unione". La Commissione sottolinea che gli orientamenti "mantengono forti garanzie per impedire agli Stati membri di utilizzare denaro pubblico per innescare il trasferimento di posti di lavoro da uno Stato membro Ue a un altro, elemento essenziale per una concorrenza leale nel mercato unico".

Le linee guida sono state adottate a seguito di una valutazione delle norme attuali condotta nel 2019 e un'ampia consultazione con tutte le parti interessate, dalle amministrazioni locali alle associazioni di imprese.

Gli Stati membri hanno ora tempo fino all'entrata in vigore delle linee guida per preparare la loro mappa sugli aiuti regionali da notificare a Bruxelles.

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