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Enti locali temono calo entrate e aumento spesa a causa Covid

Sondaggio Regioni Ue-Ocse, 'mancano i mezzi tecnici'

Covid: Enti locali temono calo entrate e aumento spesa

Redazione Ansa

BRUXELLES - L'86% delle città e delle regioni prevede un aumento della spesa come conseguenza del Covid, mentre il 90% si attende un calo delle entrate con conseguenti rischi per gli investimenti pubblici. Queste le risposte a un sondaggio sull'impatto della crisi sui governi regionali e locali, condotta dal Comitato delle Regioni (CdR) insieme all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) tra giugno e luglio 2020 e presentata oggi durante la riunione della commissione Politica economica del Comitato. Quasi tutti hanno detto di temere un "effetto forbice" che potrebbe minare la loro capacità di effettuare investimenti pubblici e avere un impatto negativo in particolare in ambito sociale. Quasi la metà degli enti locali e regionali (46%) ha riferito che la sfida principale nell'affrontare la crisi è stata la carenza di mezzi tecnici e il 39% la mancanza di risorse finanziarie. Soltanto metà degli intervistati ha giudicato efficace il coordinamento politico. Al momento dell'indagine, inoltre, circa il 24% dei governi subnazionali prevedeva di chiedere nuovi prestiti per far fronte alla crisi, il 13% lo aveva già fatto e il 49% stava valutando di farlo. I risultati del sondaggio mostrano infine che la crisi attuale potrebbe ridefinire le priorità della politica di sviluppo regionale: dalla sanità per tutti i territori (76%) alla la resilienza regionale (69%) e la riduzione dei divari digitali tra le regioni (68%).

"L'emergenza epidemiologica ed economica in corso ci offre oggi l'opportunità di ridiscutere le relazioni tra le autorità centrali e le periferie", ha detto Massimiliano Fedriga, presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. "Rendere le amministrazioni locali protagoniste della ricostruzione appare dunque, in questo drammatico contesto, l'unica valida opzione", ha aggiunto. Per Nicola Irto, vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, l'allentamento dei vincoli di bilancio Ue può aiutare, ma "serve fare molto di più": "procedure semplificate e di ulteriore flessibilità nei rapporti con le istituzioni europee, per far fronte all’eccezionalità del momento".

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